L’imminente stagione autunnale, che presagisce una copiosa attività pluviale, ha fatto scattare l’allarme in un gruppo di associazioni (“A.D.A.S.C.” – Associazione per la Difesa dell’Ambiente e della Salute dei Cittadini, MAN – Associazione Mediterranea per la Natura Onlus, Arci Messina APS, Italia Nostra - sezione territoriale di Milazzo, WWF Sicilia Nord Orientale, Coordinamento Ambientale Milazzo Valle del Mela,  Movimento No Inceneritori del Mela, ALSA – Associazione Luciese Salute e Ambiente,  TSC – Associazione Tutela Salute Cittadini, CTA – Comitato Tutela Ambiente, Associazione Strega, Comitato Cittadini Pacesi per la Vita, Comitato NO CSS) sulle precarie condizioni geologiche del promontorio a Capo Milazzo, teatro negli ultimi ani di continui smottamenti e frane, che stanno minando la sicurezza e la magnificenza del luogo.

Infatti, la parte estrema del promontorio di Capo Milazzo presenta una straordinaria bellezza e per questo è tutelata dal Piano Paesaggistico dell’Ambito 9, che le attribuisce il livello di tutela 3, il massimo previsto dal medesimo Piano, perché costituisce un’invariante del paesaggio siciliano. A codeste straordinarie caratteristiche si aggiunge il rilevante valore naturalistico, testimoniato dalla presenza della Zona Speciale di Conservazione ITA 030032 - Capo Milazzo, che pone il sito nella Rete Natura 2000 dell’Unione Europea.

I su menzionati sodalizi hanno rilevato tuttavia nel costone presenti, continui crolli e smottamenti, che possono pregiudicare seriamente la pubblica fruizione in sicurezza d’un bene assai pregevole ed importante. Essi ritengono necessario un intervento urgente da parte del Comune di Milazzo, della Regione Siciliana e del Ministero della Transizione Ecologica per la messa in sicurezza ed il consolidamento dell’intero costone.

In merito alla presenza di terreni ed immobili privati, anche a tutela della pubblica fruizione e per evitare qualsiasi tipo di speculazione a danno del territorio, essi invitiamo gli enti titolati ad avviare l’iter amministrativo di esproprio, poiché il promontorio di Capo Milazzo, rappresentando un volano ambientale, sociale, culturale, turistico ed economico, deve diventare un bene interamente pubblico, evitando così potenziali investimenti in contrasto con le esigenze di tutela e conservazione, ulteriormente accentuate dalla presenza dell’Area Marina Protetta e rilanciando con l’occasione la proposta di istituire la riserva naturale terrestre di Capo Milazzo, in prima istanza accolta dalla Regione Siciliana.