Il dato congiunturale a settembre per l'occupazione è leggermente negativo, facendo segnare il -0,1% rispetto ad agosto. In valore, il calo corrisponde ad una perdita di posti di lavoro pari a -32mila unità.

In dettaglio, i lavoratori dipendenti sono aumentati di 12mila unità, grazie ai lavoratori a termine (in calo di 18mila unità i permanenti), mentre gli indipendenti sono diminuiti di 44mila unità.

L'occupazione è in diminuzione per entrambe le componenti di genere: aumenta tra gli under 35 (+16 mila) mentre cala da 35 anni in poi (-49 mila).

Le persone in cerca di occupazione aumentano del +3%, pari a 73mila unità. Anche in questo caso, la crescita della disoccupazione riguarda entrambe le componenti di genere e tutte le classi d'età esclusa quella dei 25-34enni. Il tasso di disoccupazione sale così del +0,3% al 9,9%.

La stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a settembre è in calo (-0,6%, pari a -77mila unità) per entrambe le componenti di genere con il tasso di inattività che scende al 34,3% (-0,2%).


Su base trimestrale (periodo luglio settembre) l'occupazione risulta invece stabile con i dipendenti permanenti in aumento del +0,2% (+27mila), mentre risultano in calo gli indipendenti del -1,1%, (-59mila).

Nel trimestre sono però in calo le persone in cerca di occupazione (-1,9%, pari a -48mila) e gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,1%, -9mila).


Il dato tendenziale, rispetto a settembre 2018, mostra l'occupazione in crescita (+0,5%, pari a +111mila unità), distribuita equamente per tutte le classi d'età, fatta eccezione per i 35-49enni.

La crescita è trainata dai dipendenti (+226mila unità nel complesso) e in particolare da quelli permanenti (+21 mila), mentre calano gli indipendenti (-115mila).

Nell'arco dei dodici mesi, la crescita degli occupati si accompagna a un calo dei disoccupati (-4,8%, pari a -129mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,0%, pari a -137mila).