Oggi doveva essere il giorno della resa dei conti all'interno del Partito Democratico, con la minoranza di sinistra e, più in generale, con tutti i non allineati al verbo renziano che avrebbe dovuto celebrarsi durante la Direzione Nazionale prevista per oggi alle 18.

Resa dei conti, direzione tostina ed espressioni su questa linea sono state usate soprattutto dagli "ortodossi", mentre dalla parte di coloro che hanno indicato in Roberto Speranza il loro portavoce, i toni erano molto meno decisi e lontani da qualsiasi ultimatum.

Quando ormai tutti si stavano preparando ad un pomeriggio di fuoco, i vertici del PD hanno deciso di rimandare l'appuntamento a causa dell'incidente stradale in Spagna che ha causato la morte di sette studentesse italiane con questo breve comunicato: «Il Partito Democratico è vicino alle famiglie delle nostre connazionali morte tragicamente in Catalogna e, in segno di lutto, il presidente dell’Assemblea nazionale, Matteo Orfini, sentito e in accordo con il segretario del PD, Matteo Renzi, ha deciso di sconvocare la Direzione nazionale prevista per oggi alle ore 18 riconvocandola per il prossimo 4 aprile».

Bisognerà, pertanto, attendere due settimane per conoscere quello che sarà il destino del PD. Se la triste vicenda spagnola sia stata colta al balzo per stemperare i toni di una polemica che dava l'impressione di un dibattito che si sarebbe incentrato su o dentro o fuori (del partito) è impossibile dirlo.

Quello che è certo è che la pausa potrà servire a far calmare le acque e a leggere i sondaggi elettorali delle prossime amministrative con tutta calma, per poter poi decidere di conseguenza... anche la rottura.