Il premier Conte è rientrato oggi a Roma, dopo essere stato a Venezia fin da ieri, per verificare personalmente i danni prodotti al capoluogo veneto, e non solo, dalle piogge e dall'acqua alta dei giorni scorsi.

Nel Consiglio dei Ministri odierno, verrà dichiarato lo stato di calamità e saranno stanziate le prime risorse per i soccorsi e il ripristino dei servizi.

Conte ha confermato anche il piano per gli indennizzi: fin da subito, ai privati saranno riconosciuti fino a 5mila euro, mentre per le aziende la cifra arriverà fino a 20mila euro.

Poi, per il 26 novembre è stata fissata la data per affrontare, sempre riguardo a Venezia, i problemi ancora irrisolti come l'approdo delle grandi navi, il completamento del Mose (previsto nel 2021) e il coordinamento tra le varie autorità.

In ogni caso, il pericolo inondazione, non è ancora del tutto passato perché per venerdì 15 novembre, come riporta il Centro Previsioni e Segnalazioni Maree della Protezione Civile del Comune a Venezia "si prevede un massimo di 145 cm alle ore 11.20 del mattino, preceduto da una punta molto più contenuta di 105 cm alle ore 1.00 della notte. Il valore di 145 cm comporta un allagamento della superficie viaria cittadina pari a circa il 65% del suolo calpestabile".

Nelle ore successive, però, un rinforzarsi del vento di scirocco potrebbe causare un maggiore innalzamento del livello del mare ed un nuovo peggioramento del fenomeno dell'acqua alta.