Cambia lo scacchiere internazionali degli embarghi: Washington alleggerisce quello su Venezuela e Iran mentre cerca di aumentare la pressione sulla Russia. Saranno la ENI e la spagnola Repsol a ricevere i primi carichi di greggio venezuelano.

Il Venezuela la nostra ENI collabora con la compagnia petrolifera statale locale PDVSA per la ricerca e lo sfruttamento di alcuni giacimenti sai sia onshore che offshore. Attende il via libera di Biden anche la compagnia Citgo Petroleum, che è americana, ma è partecipata e controllata dalla PDVSA

La mossa è stata dettata dalla necessità di permettere all’Europa di approvviggionarsi di combustibile dal Sudamerica se effettivamente deve rinunciare a quello della vicina Russia.

È arrivato anche il plauso di Mohammed Barkindo, segretario generale dell’OPEC deceduto pochi giorni dopo aver detto che consentire le forniture di petrolio venezuelano e iraniano servirà a colmare i deficit che si vanno creando a livello globale.

Biden ha dimenticato gli slogan anti-Maduro nel tentativo anche di far liberare i cittadini americani detenuti in Venezuela, ma per adesso non ci è riuscito.