Non brucia il Monte Serra, evento che nei decenni passati è capitato più volte e spesso ha riguardato il versante pisano. A bruciare sono le pendici del monte, in un'area che interessa Calci ed alcune frazioni nei dintorni. Non siamo lontani da Pisa, quasi alla sua periferia.

Sono al momento 600 gli ettari di bosco andati a fuoco da lunedì sera che hanno costretto, per motivi di sicurezza, il sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti, a far evacuare circa 500 persone che dovranno attendere forse fino a domani per rientrare nelle loro abitazioni.

80 i Vigili del fuoco impegnati già subito da ieri sera, dopo le 22, nelle operazioni di spegnimento che sono state rese difficoltose dal forte vento che ancora interessa l'area. Nella notte, i pompieri sono riusciti a mettere in sicurezza la Certosa di Calci, anch'essa minacciata dalle fiamme.

Per spegnere le fiamme sono in azione due Canadair, a cui se ne dovrebbero aggiungere altrettanti nelle prossime ore.

Evacuate anche alcune abitazioni a Montemagno che si sono aggiunte a quelle in zona San Lorenzo e La Torre, con squadre di vigili che sono state schierate a protezione delle case. L'aria alla periferia est di Pisa è irrespirabile a causa del fumo.

L'incendio, la cui origine è molto probabilmente dolosa, si sta dirigendo verso sud-est, nell'area del comune di Vicoposano. Le scuole nei due comuni sono state chiuse, così come la strada,che porta da Pontedera a Pisa nel tratto che li collega, sia a causa del forte fumo, sia per consentire ai mezzi di soccorso di muoversi liberamente.

Solo nelle prossime ore, anche in base all'intensificarsi o meno del vento, si potrà capire se l'incendio potrà essere domato in giornata.