Il designatore degli arbitri Nicola Rizzoli, durante l'incontro tra arbitri e allenatori, ha reso noto un primo bilancio dell'uso del Var in relazione alle 120 gare di Serie A finora disputate nella stagione 2018/2019, raffrontando i risultati attuali con quelli dello scorso anno.

«Su 120 gare di Serie A - ha dichiarato Rizzoli - abbiamo avuto 657 silent check: 5,4 contro i 5,1 dello scorso anno a partita.

Gli interventi del VAR sono stati 32 contro 34. Le correzioni sono state 21: 13 decisioni corrette, 8 confermate, 11 di queste sono "fattuali", come il fuorigioco o la palla in gol.

Gli errori riconosciuti sono stati 7, mentre lo scorso anno nello stesso numero di giornate furono 8. Siamo a 1,06% di errore rispetto a 1,33% dello scorso anno. Cinque di questi errori sono per mancato intervento del VAR, uno perché non facente parte del protocollo, uno per conferma della decisione».

Ma Rizzoli ha sorvolato sull'uso disinvolto della tecnologia da parte degli arbitri seduti davanti agli schermi che in maniera alquanto "bizzarra" in alcuni casi hanno richiamato gli arbitri in campo a valutare azioni da rigore non viste e in altri non lo hanno fatto.

Per quanto riguarda i provvedimenti disciplinari, Rizzoli ha detto che «i cartellini gialli sono aumentati del 20%... è un numero esorbitante. E' vero che abbiamo chiesto di essere più rigidi in casi di proteste, ma così sembra essere tornati a una volontà di avere un vantaggio, una pressione.

I cartellini rossi si sono ridotti del 34%, una sola espulsione è per proteste. Vuol dire che comunque il gioco è più pulito. Questo è un fattore positivo».