«Sono stati arrestati l'ex assessore di Zingaretti, Michele Civita del Pd; il vice-presidente del consiglio regionale Adriano Palozzi di Forza Italia. E c'è chi scrive "sistema Raggi".»

Queste le parole della sindaca Virginia Raggi sull'inchiesta relativa alla costruzione dello stadio della Roma. Ma la Raggi si è dimenticata di citare che tra gli arrestati vi è pure l'avvocato genovese Lanzalone, un esperto di società multiservizi che, dopo aver ottenuto dei buoni risultati con il sindaco pentasellato di Livorno Nogarin, era arrivato alla "corte" della Raggi tramite l'allora responsabile dei 5 Stelle per gli enti locali Alfonso Bonafede.

Lanzalone si è occupato di varie questioni relative alla Capitale, a partire dalla realizzazione dello Stadio, fino ad arrivare ad essere nominato presidente di Acea... ma solo in base al proprio curriculum professionale, dice la Raggi. In ogni caso, all'interno dei 5 Stelle Lanzalone aumenta la propria influenza.

Nell'inchiesta Rinascimento, quello che sembra emergere, è che l'immobiliarista Parnasi, sfruttando i rapporti instaurati con Lanzalone per discutere dello stadio della Roma e la conoscenza diretta con Salvini, il 12 marzo scorso ha organizzato una cena a cui ha partecipato, oltre a Lanzalone, anche il vicesegretario leghista Giorgetti.

Negli atti ufficiali dell'inchiesta, le registrazioni relative a quell'episodio sono state omesse perché Giorgetti è un parlamentare, ma in base alle intercettazioni dello stesso Parnasi, al di là di vanterie da non escludersi, in quell'occasione si sarebbero gettate le basi del governo gialloverde.

Governo che sarebbe diventato una specie di paradiso terrestre per gli affari di Parnasi in ottimi rapporti, allo stesso tempo, sia con i vertici della Lega che con quelli dei 5 Stelle. Parnasi, in ogni caso, tanto per non saper né leggere né scrivere, si era dato da fare finanziando anche altri personaggi di spicco della politica romana, da Forza Italia ai 5 Stelle... non si sa mai.

Gli arresti dei giorni scorsi hanno posto fine al suo piano ma, allo stesso tempo, hanno aperto un sacco di interrogativi sul nuovo governo e sulle "qualità" dei personaggi che lo compongono, oltre che sulla loro presunta onestà, elemento distintivo, soprattutto, della propaganda politica dei 5 Stelle.

Per questo, l'inchiesta Rinascimento non potrà non avere vasta eco in attesa di conoscerne tutti i dettagli, anche quelli adesso coperti da omissis.

Lega e 5 Stelle, per ora, non hanno fatto dichiarazioni ufficiali sugli ultimi sviluppi dell'indagine.