"Per il governo non ci sono le condizioni per avviare la trattativa e chiederà a Mittal di modificare le condizioni partenza". Questa la nota con cui la Fiom informa che il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ha identificato come inaccettabile aprire il confronto sul piano di rilancio dell'Ilva "senza garantire le condizioni salariali e contrattuali dei lavoratori”.

Per questo motivo il tavolo convocato lunedì alle 12 è stato di fatto annullato perché, come ha spiegato Calenda ai giornalisti presenti, Arcelor Mittal non ha rispettato l'impegno che aveva preso nei confronti del governo in relazione ai livelli salariali e agli scatti di anzianità, dato che non si prevedeva di ripartire da zero, ma anzi di ripartire mentenendo quelli attuali.


Sugli esuberi, invece, Calenda ha ricordato che la discussione è aperta ed il loro numero è comunque oggetto di trattativa.

In queste condizioni, non è possibile avviare - lo ha detto il Governo e non i sindacati - alcun tavolo di confronto, invitando l'acquirente a rielaborare e ripresentare un piano che preveda il rispetto degli accordi iniziali.