Un collega giornalista di Federico Rampini ebbe a dire che i suoi pezzi dagli Stati Uniti per la Repubblica erano la traduzione di ciò che il The New York Times aveva pubblicato il giorno precedente. Malignità, invidia, verità? Forse, un po' di tutto questo.

Oggi, invece, quello che colpisce nell'articolo di Rampini pubblicato su Repubblica del 17 agosto è l'illogica propaganda per il governo Renzi ed il referendum confermativo d'autunno.  

Nel suo pezzo, Rampini ci vuol dimostrare che in Europa e negli Stati Uniti, tutti, ma proprio tutti, temono il risultato del referendum, tanto da titolare "Quel voto pesa più di Brexit".

E perché questo? Perché Renzi ha personalizzato l'esito del voto, legandolo alla continuità del suo Governo. Se perde, l'Italia non potrà continuare a percorrere la meravigliosa via riformatrice, dovendo districarsi tra i grovigli di alleanze e giochi di potere che incatenerebbero l'azione dei successivi Governi, chiunque sia a formarli. E tutto ciò avrebbe, ovviamente, anche un'influenza negativa sulla stessa economia italiana che già adesso costituisce un serio problema anche per l'Europa  anche a causa della mancata crescita del Prodotto Interno Lordo.

Alt. Un attimo di pausa. Nell'articolo di Rampini si dà forte rilievo alle considerazioni sul pessimo stato dell'economia italiana, anche in rapporto a quella dei principali paesi dell'UE. Però, nonostante Renzi governi da più di due anni, non è indicato chi altri possa essere responsabile dell'attuale mancata crescita italiana e perché Renzi possa essere il solo politico deputato al salvataggio del paese, e per questo da supportare con il Sì al referendum, quando è al tempo stesso il principale, se non l'unico, responsabile della situazione attuale definita da tutti, stampa estera compresa, non certo brillante.

Ricapitoliamo, Renzi dopo due anni di indisturbato Governo ha (ri)portato il paese in stagnazione, ha aumentato il debito pubblico facendogli raggiungere nuovi record e, dopo tali risultati, il mondo è preoccupato che in autunno non possa essere più presidente del Consiglio nel caso perda il referendum sulla riforma costituzionale? Dove sta la logica in tutto questo?

Rampini non lo spiega. Evidentemente, tanta era la necessità di fare propaganda che ciò ha fatto dimenticare a Rampini ed a chi ne ha pubblicato il pezzo l'insensatezza di quanto è stato scritto. In tutto questo c'è una morale? Sicuramente sì. Voler fare i supporter nascondendo, allo stesso tempo, la mano è mestiere molto meno nobile di chi, invece, il supporter lo fa anche sbracando. Quindi, Fabrizio Rondolino vince su Federico Rampini 5-0.