Attivista e volto storico del Movimento No Tav, impegnata nelle problematiche dell’ambiente, dell’istruzione e non solo. Candidata per la lista Tsipras. Così Nicoletta Dosio introduce se stessa nella sua pagina facebook. Ma perché parlarne? Perché questa mattina le sono stati notificati gli arresti domiciliari che lei però non rispetterà. Una questione di disobbidienza che ha a che fare con la resistenza.

Come ci informa il sito notav.info, "stamane alle 6 la Questura di Torino si è presentata a casa di Nicoletta notificandole la misura cautelare degli arresti domiciliari emessi dal gip Ferracane in sostituzione a quella dell’obbligo di dimora."

Lo scorso 23 giugno, Nicoletta Dosio venne obbligata da una sentenza a presentarsi quotidianamente ai carabinieri di Susa. Poiché lei se ne guardò bene dal rispettarla, un mese dopo le fu imposto l’obbligo di dimora a Bussoleno.

Nicoletta Dosio, manco a dirlo, ha violato sistematicamente anche quest'ultima imposizione, continuando ad andare in giro per l'Italia promuovendo l'iniziativa "Io sto con chi Resiste", dichiarando anche pubblicamente la sua ferma volontà di non rispettare queste imposizioni da lei ritenute ingiuste.

La vicenda, al di là dei tecnicismi burocratici e giudiziari, è indicativa per riflettere sulla questione tra legalità e diritto costituzionale di esprimere e manifestare liberamente il proprio dissenso, soprattutto quando questo non è supportato da alcuna forma di violenza. Nell'Italia del 2016, forse anche il dissenso è divenuto reato?

Così Nicoletta Dosio commenta la notizia che, suo  malgrado, la vede protagonista.

«Il conflitto contro 'ingiustizia è un diritto e un dovere. La mia casa non è una prigione;non sarò la carceriera di me stessa. Mi sento serena e sicura. La loro legalità ha più che mai il volto della guerra e dell’oppressione. La nostra lotta è un cuore pulsante e generoso, un pensiero lucido e saggio, bella e struggente come i cieli autunnali, dolce come le albe che rinascono, concreta e generosa come la terra. Sento intorno a me il sostegno di compagne e compagni, la solidarietà concreta di una Valle che continua a resistere ed a costruire l’idea di un futuro più giusto e vivibile per tutti.

Ho ancora in me l’emozione e la ricchezza dei tanti incontri avuti durante le settimane del NOTAVTour ”io sto con chi resiste”. Non è preoccupazione, ma una calma gioiosa quella che provo.

Questa sera sarò all’assemblea organizzata a Bussoleno a sostegno della Resistenza Kurda e del PKK. L’importante è rimanere umani, ossia, come ci dice Rosa Luxemburg in una sua lettera dal carcere, “rimanere saldi e chiari e sereni, sì sereni nonostante tutto. Rimanere umani significa gettare con gioia la propria vita sulla grande bilancia del destino, quando è necessario farlo, ma nel contempo gioire di ogni giorno di sole e di ogni bella nuvola”.

Liberi tutte e tutti!
Avanti NO TAV!»