“Preoccupato dal silenzio su mafie, corruzione ed evasione fiscale”.  “Riscopriamo il valore della partecipazione civica”.

La riflessione del criminologo agli italiani. L'invito a uscire dalla "dittatura del silenzio" e il pensiero a chi si ribella alle mafie e coraggiosamente denuncia. Un pensiero breve e toccante da parte del professor Vincenzo Musacchio. Ha voluto porgere, tramite la nostra Agenzia di stampa, a tutti gli italiani, gli auguri di Natale.

Com’era prevedibile il discorso si è stato incentrato sulla preoccupazione legata al troppo silenzio sui problemi cruciali che affliggono l’Italia con l'invito a riscoprire il valore della partecipazione civica.

Musacchio ha parlato anche dell’assoluta necessità di una nuova legge elettorale che preveda di scegliere direttamente gli eletti con il sistema delle preferenze. Ha poi spronato i cittadini a uscire dalla dittatura del silenzio e denunciare le illegalità affidandosi a quella parte di Stato che realmente vuol combattere la criminalità mafiosa e comune. Poi un pensiero profondo rivolto ai familiari delle tante vittime di mafia, alcuni "senza voce", sperando che in futuro possano ricevere verità e giustizia che anelano da ormai troppo tempo.

"Ringrazio i tantissimi giovani che nell’anno che ormai giunge alla fine ho potuto incontrare e con i quali ho potuto confrontarmi proficuamente. Un interscambio fra chi cerca di passare il testimone e chi invece dovrà inevitabilmente prenderlo. Un incontro tra fiducia e presa di coscienza. La fiducia di chi come me spera nei giovani e la coscienza di chi, come i tanti giovani, dovrà acquisire per lottare le nuove mafie. "Le mafie non sono invincibili, possono essere sconfitte".

"La malattia più grave che circola tra le persone in questo momento non è il Covid, ma il silenzio, la rassegnazione, l’indifferenza nei confronti dell’illegalità, della corruzione, delle mafie". Rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo tutti insieme per un futuro migliore da consegnare ai nostri figli. Buon Natale a tutti.


Vincenzo Musacchio, criminologo, giurista e associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA). Ricercatore dell’Alta Scuola di Studi Strategici sulla Criminalità Organizzata del Royal United Services Institute di Londra. Nella sua carriera è stato allievo di Giuliano Vassalli, amico e collaboratore di Antonino Caponnetto, magistrato italiano conosciuto per aver guidato il Pool antimafia con Falcone e Borsellino nella seconda metà degli anni ’80.  È oggi uno dei più accreditati studiosi delle nuove mafie transnazionali, un autorevole studioso a livello internazionale di strategie di lotta al crimine organizzato. Autore di numerosi saggi e di una monografia pubblicata in cinquantaquattro Stati scritta con Franco Roberti dal titolo “La lotta alle nuove mafie va combattuta a livello transnazionale”. È considerato il maggior esperto di mafia albanese e i sui lavori di approfondimento in materia sono stati utilizzati anche a livello europeo.