Il governo iraniano ha dichiarato che più di 100 persone in tutto il Paese sono state arrestate per l'avvelenamento di migliaia di studentesse, avvenuto per motivi e circostanze ancora da chiarire, accusando i presunti autori - non identificati - di avere legami con gruppi "ostili".

Gli episodi si sono verificati a partire dalla fine di novembre e le studentesse hanno riportato svenimenti, nausea, senso di soffocamento e altri sintomi, a seguito di odori sgradevoli nei locali della scuola. Alcune sono finite in ospedale.

Gli arresti sono stati effettuati in diverse province e alcuni sospettati sono legati a gruppi terroristici dissidenti, tra cui il MEK, un'organizzazione di opposizione iraniana in esilio con sede in Albania che Teheran considera un'organizzazione "terrorista".

Tuttavia, alcune fonti interne all'Iran suggeriscono che gli avvelenamenti potrebbero essere stati messi in atto, se non dal governo di Teheran, almeno con la sua complicità, per distrarre l'opinione pubblica dalle proteste contro il regime nelle piazze attribuendone la colpa a un gruppo di estremisti talebani.

Questa è solo una delle varie ipotesi sulle responsabilità degli avvelenamenti, ma la sua verità difficilmente potrà essere verificata in modo indipendente.