Un'operazione a tappeto, dal Nord al Sud del Paese, ha scoperchiato un vero e proprio far west della medicina estetica illegale in Italia. I Carabinieri del NAS, sotto il coordinamento del Ministero della Salute, hanno passato al setaccio 1.160 tra centri estetici e studi medici estetici, scoprendo 132 strutture non conformi, con il conseguente deferimento all’autorità giudiziaria di 104 titolari o operatori e il sequestro di 14 strutture. Non solo: sono stati oscurati anche numerosi siti web dediti alla pubblicità o vendita illegale di farmaci e dispositivi medici.
I dati emersi dall’indagine sono sconcertanti: interventi estetici eseguiti da personale privo delle qualifiche necessarie, con apparecchiature non a norma, in ambienti carenti dei requisiti igienico-sanitari minimi. Persone che, senza alcuna formazione medica certificata, eseguivano trattamenti invasivi, incuranti dei gravissimi rischi per la salute dei pazienti.
L’operazione dei NAS arriva in un momento delicato, dopo i tragici episodi di cronaca avvenuti a Roma, dove in pochi mesi tre donne hanno perso la vita in seguito a interventi estetici eseguiti da mani incompetenti.
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha voluto fortemente questi controlli, ribadendo la necessità di una corretta informazione per i cittadini. In un’intervista a La Repubblica ha dichiarato:
“Anche l’intervento estetico è a tutti gli effetti una procedura chirurgica e comporta dei rischi. Non ci si può affidare ai social o a ‘Dr. Google’. Bisogna consultare medici di famiglia o specialisti qualificati che indirizzino verso strutture certificate.”
Il ministro ha anche annunciato l’imminente istituzione di una Commissione stralcio per accelerare le sanzioni disciplinari nei confronti di chi esercita abusivamente, mentre la Commissione centrale per le professioni sanitarie ha già iniziato a smaltire le pratiche pendenti.
L’attività dei NAS ha individuato violazioni in tutta Italia:
- Milano (Nord Italia): scoperto un ambulatorio polispecialistico e un centro estetico abusivi, privi di autorizzazioni. Il titolare è stato denunciato e l’attività sospesa immediatamente.
- Roma (Centro Italia): denunciata una persona senza abilitazione sanitaria, che eseguiva iniezioni di acido ialuronico con certificazioni estere dubbie. Sequestrati materiali sanitari e cosmetici, aghi, filler, documentazione medica in lingua tedesca e attestati di corsi non riconosciuti.
- Napoli (Sud Italia): in una farmacia erano state avviate abusivamente attività estetiche avanzate. Sequestrate le aree e le apparecchiature usate.3,5 milioni di euro di farmaci e dispositivi sequestrati
I NAS hanno messo sotto sequestro dispositivi medici, farmaci scaduti e prodotti ospedalieri di provenienza sospetta per un valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro. Contestati 32 illeciti penali tra esercizio abusivo della professione sanitaria, detenzione illecita di farmaci, falsificazione di attestati e ricettazione.
A questo si aggiungono 156 sanzioni amministrative per violazioni delle normative regionali e di settore, con multe per un totale di 130mila euro.
I controlli hanno riguardato anche il mercato online. Oscurati vari siti che promuovevano la vendita illegale di farmaci soggetti a prescrizione, filler iniettabili e cosmetici con etichettatura irregolare. Si tratta di piattaforme spesso ospitate su server esteri, gestite da soggetti anonimi ma facilmente raggiungibili dall’Italia.
Il messaggio che arriva da questa maxi-operazione è inequivocabile: il settore della medicina estetica non può essere terreno per abusivi e ciarlatani. La salute non si affida a influencer o operatori improvvisati. La lotta contro l'illegalità proseguirà, con controlli più serrati e una stretta definitiva contro chi mette a rischio la vita delle persone pur di fare cassa.