“La salute non è soltanto assenza di malattia, ma è anche benessere psicologico e affettivo. Il lavoro deve essere lo strumento che permetta l’edificazione della persona umana, la realizzazione dei suoi sogni” è ciò che ha dichiarato l’avvocato Ezio Bonanni, presidente di ONA- Osservatorio Nazionale Amianto durante il Convegno “Sicurezza del lavoro e Benessere psicologico” che si è svolto a Roma presso la Sala “Laudato Sì” in Campidoglio.
Un concetto sul lavoro ampiamente trattato da filosofi, pensatori e religiosi
La scelta di organizzare il Convegno in questa sala porta con sé significati profondamente in linea con quanto dichiarato.
Infatti Papa Francesco nella sua enciclica “Laudato si', scriveva: "il lavoro è parte della vocazione umana, un’attività che arricchisce la persona e contribuisce alla comunità".
Del resto ha sempre rappresentato un aspetto fondamentale della vita dell'uomo, tanto dal punto di vista economico quanto sociale e culturale. Quindi non solo un mezzo per garantire la sopravvivenza, ma anche uno strumento di crescita personale, di formazione del carattere, e di costruzione di una società giusta e prospera. Un processo che va oltre la mera attività produttiva, ma che si inserisce in un contesto più ampio di formazione dell'individuo, di sviluppo dei suoi valori morali, etici e spirituali.
Anche il pensiero cristiano ha riconosciuto il lavoro come uno strumento di crescita spirituale e morale. Nel libro della Genesi, si legge che Dio creò l'uomo e lo pose nel giardino dell'Eden "per coltivarlo e custodirlo" (Genesi 2, 15). Il lavoro, quindi, non è una punizione, ma un atto di collaborazione con il divino. L'idea che il lavoro possa essere fonte di soddisfazione e realizzazione personale è ben espressa nel pensiero cristiano, che lo considera anche come un modo per sviluppare virtù come la pazienza, l'umiltà e la responsabilità.
La funzione sociale
Il filosofo francese Emmanuel Mounier, uno dei principali esponenti dell'esistenzialismo cristiano, scrisse: "Il lavoro non è solo il mezzo per soddisfare i bisogni materiali, ma è anche il legame che unisce gli uomini nella costruzione di una civiltà." Il lavoro, in questo senso, è un elemento che contribuisce alla coesione sociale, alla solidarietà e alla crescita collettiva. La divisione del lavoro, pur essendo fonte di specializzazione, permette alle persone di lavorare insieme verso un obiettivo comune, condividendo competenze e risorse.
Il concetto di "lavoro condiviso" è essenziale per la costruzione di una società democratica e giusta, in cui i frutti siano distribuiti equamente e in cui ogni individuo contribuisca al bene comune.
Il lavoro come forma di autodisciplina
L’atto di lavorare richiede un impegno costante, la capacità di organizzare il proprio tempo, di affrontare le difficoltà e di superare le proprie debolezze. È un processo che stimola la crescita interiore dell’individuo e che permette di sviluppare la forza di volontà e la resilienza. L’autodisciplina, infatti, è uno degli aspetti più importanti che il lavoro ci insegna.
Il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, ha parlato del concetto di "volontà di potenza", che implica l’autosuperamento continuo attraverso l’impegno e il sacrificio. Nietzsche suggeriva che l'individuo deve confrontarsi con le proprie debolezze e superarle attraverso la determinazione che sono elementi essenziali nella vita lavorativa.
Il lavoro come elevazione
Nel pensiero di Simone Weil, una delle più influenti pensatrici francesi del XX secolo, il lavoro è visto come un atto che unisce la fatica fisica alla riflessione interiore. Weil sosteneva che il lavoro, in particolare quello manuale, non solo ha un valore pratico, ma porta con sé un'opportunità di "concentrazione e meditazione", perché costringe l'individuo a mettere da parte le preoccupazioni e a concentrarsi sul presente, sulla fatica e sull'azione.
Quando i principi etici vanno di pari passo con la professionalità ciò diviene il primo passo per costruzione di una società più giusta e di vita più piena e soddisfacente.
L’avvocato Ezio Bonanni, da sempre in prima fila impegnato nella lotta contro l’amianto e in difesa per i diritti delle vittime del dovere. Presidente di Ona, ha istituito lo sportello amianto online di assistenza tecnica, medica e legale.