Israele ha colpito ripetutamente alcune località all'interno della Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato dalla Wafa e da fonti israeliane, carri armati dell'IDF hanno colpito un sito, distruggendolo, nei pressi di Rafah nel sud della Striscia. Nell'attacco sono morti due palestinesi: Hussein Samir E'mour, 25 anni, e Abdal-Halim Abdal-Kareem al-Naqa, 28 anni.
L'artiglieria israeliana ha bombardato anche un sito ad est della città di Deir al-Balah, nella zona centrale di Gaza, causando ingenti danni, ma non vittime.
La scorsa notte, aerei da guerra israeliani hanno bombardato due siti nelle città di Rafah e Khan Younes, causando solo danni materiali.
Fonti israeliane hanno affermato che gli attacchi sono giunti in risposta ad un'azione dimostrativa che ha visto alcuni giovani palestinesi fare irruzione in territorio israeliano e lasciare una tenda su cui era scritto La Marcia del Ritorno, dopo aver incendiato alcune torri di guardia.
L'esercito israeliano ha poi fatto esplodere un ordigno nei pressi del confine meridionale della Striscia, attribuendone la paternità ai palestinesi.
In una dichiarazione, il primo ministro israeliano Netanyahu ha detto che Israele non tollererà più attacchi dalla Striscia di Gaza: "L'aviazione [israeliana] ha colpito bersagli terroristici all'interno di Gaza ieri sera e oggi, dopo che le nostre forze hanno neutralizzato un ordigno esplosivo vicino le recinzioni di confine, agendo contro obiettivi di Hamas."