Salvini rilancia: con il M5S un governo fino a dicembre, poi il voto.

"Se di governo tecnico, di scopo o istituzionale, l'incarico va dato partendo da chi ha vinto le elezioni, escludo qualsiasi tecnico alla Monti. E ribadisco l'invito a M5S come fare insieme un governo a tempo per fare poche cose e bene". 

Queste le parole di Salvini dopo due mesi dal 4 marzo.

Salvini e Di Maio l'eterna sfida, i due duellano e si insultano, lo fanno sulle pagine dei giornali e nei salotti bene della tv.

Una battaglia che nuoce gravemente all'Italia che, ahimè, sta naufragando nei fragili sentieri di una speranza che è sempre più un miraggio.


Il leader della Lega, sicuro di sé, con fare da puro "nordico" incallito, vorrebbe l'appoggio dei 5S fino a dicembre per un "governo del fare"... soprattutto la legge elettorale, per poi andare al voto con la certezza di una maggioranza, la sua, che permetta di poter trainare le redini di un Paese, per troppo tempo in balia della tempesta.

Cosa succederà nei prossimi giorni? Mattarella accetterà mai una proposta del genere? E, soprattutto, i 5S vorranno assecondare il guerriero nordico che, nonostante i veti di Berlusconi, vuole emergere politicamente in Italia e in Europa?

Intanto una soluzione bisogna trovarla, due mesi di stallo stanno potrebbero danneggiare i sacrifici dei tanti cittadini che esplicitamente hanno rinnegato la seconda Repubblica, auspicando un "cambiamento" che appare ancora "utopia".