"Insieme con Carlo Calenda e Matteo Renzi ho condiviso l’avvio di un percorso che mi vedrà candidata alla presidenza di Regione Lombardia.Un progetto forte ed attento ai territori, orientato ad offrire una visione del futuro lombardo e nazionale capace di interpretare i mutamenti in atto ed affrontare le nuove sfide in arrivo.Una collaborazione che nasce sostenuta dall’ampia e consolidata rete civica a me vicina e dal Terzo Polo, ampiamente aperta all’adesione di tutti gli interlocutori politici, culturali, del terzo settore e delle associazioni, con i quali realizzeremo interessanti e positivi confronti per la costruzione di una coalizione vincente.Ringrazio Carlo Calenda e Matteo Renzi per l’appoggio.Inizia oggi un nuovo appassionante cammino per dare le risposte che la Lombardia merita!"
Così Letizia Moratti ha annunciato la sua candidatura alla presidenza della Lombardia alle elezioni regionali che si svolgeranno il prossimo anno sotto la bandiera di Azione e Italia Viva.
In precedenza, Calenda aveva anticipato così la candidatura della Moratti:
"Appoggiare due persone che in Lombardia e nel Lazio hanno fatto bene sulla campagna vaccinale e la sanità come Alessio D’Amato e Letizia Moratti è la scelta giusta per il Terzo Polo. Vengono da storie diverse ma hanno lavorato sulla stessa linea di serietà nell’emergenza.Rimaniamo aperti alla discussione con tutti per costruire coalizioni ampie, ticket (Moratti-Cottarelli sarebbe perfetto) che parlino a mondi diversi, programmi inclusivi. Ma è ora di rompere gli indugi e iniziare a lavorare".
Ma il Pd in Lombardia sceglie, fortunatamente, una propria strada, come riassume Vinicio Peluffo, segretario dei dem lombardi, in questa dichiarazione:
"Oggi l’Assemblea regionale del Pd lombardo, dopo una ricca discussione con oltre 30 interventi, ha approvato la mia relazione.La parte dispositiva prevede di concludere il percorso di confronto con tutte le altre forze politiche all’opposizione della Giunta Fontana, raccogliendo l’appello dei Sindaci di centrosinistra dei Comuni capoluogo di costruire anche per le elezioni regionali coalizioni ampie come quelle che governano le nostre città.Intendiamo definire, con le forze che aderiscono alla coalizione, il percorso comune per la selezione della candidatura alla Presidenza della Regione, proponendo alle forze politiche della coalizione lo strumento delle Primarie di coalizione aperte a tutti i cittadini e cittadine, strumento nel quale il Partito Democratico si riconosce per la selezione delle candidature alle cariche monocratiche.Qualora durante la fase di interlocuzione con le forze politiche, per raggiungere l’accordo di coalizione fosse necessario ricorrere ad un metodo differente dalle Primarie, tale scelta sarà sottoposta alla votazione in Assemblea regionale del PD.L’Assemblea si riunirà in tempi rapidi a fronte dei risultati e, in ogni caso, entro il 20 Novembre.In assenza di un accordo con le altre forze politiche che consenta di costruire la coalizione, procederemo con le primarie del Partito Democratico come strumento per la selezione della candidatura a Presidente, secondo le modalità stabilite dalla Direzione regionale.Abbiamo deciso, inoltre, di costituire un comitato di saggi composto da personalità della società lombarda (iscritte e non iscritte al PD) quale organo di garanzia per il percorso programmatico e per lo svolgimento delle Primarie nel caso di loro svolgimento.Abbiamo, infine, convocato la Conferenza programmatica del PD lombardo, da concludersi entro sabato 3 dicembre.Noi abbiamo indicato le nostre priorità e siamo disponibili a confrontarci. Non vogliamo imporre niente a nessuno, né farci imporre niente da nessuno.Per quanto mi riguarda il candidato non può essere Letizia Moratti, anche dall'assemblea è uscita questa indicazione".