Le meteore, in effetti,  sono piccoli frammenti di corpi celesti che la terra incontra nel suo percorso e che, entrando nell'atmosfera, producono scie luminose mentre si polverizzano.

Quest'anno sono attese le Geminidi  (le cosiddette stelle di Santa Lucia), uno sciame interessante quasi quanto le note Perseidi (le stelle cadenti di San Lorenzo) .

La loro particolarità consiste  nel sembrare di essere le  uniche a provenire da un asteroide anziché da una cometa. L’asteroide 3200 Phaethon è il corpo da cui si pensa provengano, ma la sua identità è tuttavia ancora incerta.

Scoperto nel 1983 grazie all’Infrared Astronimical Satellite della Nasa, 3200 Phaeton potrebbe essere anche una cometa rocciosa che ha perso i suoi ghiacci nelle continue visite dalle parti del Sole.

Perché si chiamano "Geminidi"?

Le Geminidi prendono il nome dal loro radiante, cioè  il punto del cielo da cui sembrano provenire. Questo punto  si trova  nella costellazione dei Gemelli... e da qui il nome.

Per osservare il maggior numero di meteore possibile, il consiglio è quello di concentrare la propria osservazione nella seconda parte della notte tra il 13 e il 14 dicembre.

Osservare queste scie luminose nel cielo conserva sempre un fascino particolare. Osservarle in un luogo buio può riservare emozioni straordinarie. Si potrebbero osservare anche 60-100 scie luminose in un'ora . 

I radioamatori di tutto il mondo usano queste scie luminose (sono zone ionizzate) per fare riflettere per secondi o frazioni di esso, i segnali radio in VHF e, tramite particolari programmi, inviare e ricevere messaggi da altri appassionati anche a 1000-3000 km di distanza e su frequenze appunto che di solito non permettono via terra tali collegamenti. 

Interessante ascoltare i segnali riflessi  sulle meteore dal potente segnale  radar Graves a 143.050 Mhz  (www.mediasuk.org/iw0hk/graves.htm).

Questo radar, attivo dal 2003, viene gestito dall’aeronautica militare francese per mappare e catalogare gli oggetti che orbitano nello spazio intorno al nostro pianeta.

Graves è stato progettato per “vedere” un oggetto spaziale grande almeno dieci centimetri ed ad oggi ha mappato più di 12000 satelliti e detriti spaziali che orbitano attorno al nostro pianeta.

Il radar trasmette sulla frequenza di 143.050 Mhz con una potenza di centinaia di kw (la potenza esatte è coperta dal segreto militare) utilizzando quattro antenne direttive che puntano il segnale verso lo spazio.

L’alta potenza in gioco permette di poter ricevere gli echi del segnale di Graves (un emissione CW continuos wave) anche per riflessione lunare.