Nei media si leggono informazioni di ogni tipo e contento su progetti di miglioramento nella generazione dell'energia che consuma combustibili fossili (petrolio, gas e carbone) che sono dannosi per le emissioni verso l'ambiente, per l'economia del paese e delle famiglie e destinati nel lungo periodo all'esaurimento delle fonti.
Si tratta di percorsi lunghi nel tempo, di difficile attuazione e forse senza un finale garantito. Non viene data alcuna importanza a iniziative più semplici mirate alla riduzione all'origine del consumo che dipendono solo dalla nostra volontà , non richiedono investimenti importanti e nella maggioranza dei casi comportano anche un beneficio economico.
L'elenco delle azioni possibili è lungo ma quelle riportate nel seguito possono generare risultati importanti ed immediati se attuate in maniera massiva.
1. Condivisione dell'auto negli spostamenti quotidiani
È accertato che ogni giorno si movimentano milioni di auto occupate da una sola persona per l'andata e il ritorno al/dal lavoro mentre si può con una minima ricerca sui social condividere il mezzo con altri che fanno lo stesso percorso.
Nel caso di utilizzo di una sola auto a rotazione settimanale con 4 persone a bordo, nel mese si possono ridurre i consumi individuali e le emissioni del 75%
2. Spesa nei negozi sotto casa
Si puo'tornare ad un metodo antico di fare la spesa nei negozi di quartiere raggiungibili senza usare l'auto dove:
- L'acquisto più frequente e mirato riduce lo spreco.
- Il commerciante è motivato a "servire bene" il cliente perché è importante che torni.
- Il peso eccessivo da traportare limita o evita l'acquisto di cose non essenziali.
- Si compra quello che è disponibile e non tutto quello che vogliamo.
Oltre il minor uso dell'auto, si riduce la produzione di rifiuti e molti dei prodotti freschi vengono dalle vicinanze
3. Riduzione degli acquisti on line
L'acquisto di prodotti on line è ormai in uso dovunque e in continua crescita ma le conseguenze sull'ambiente sono solo negative:
- La logistica delle consegne a domicilio ( mediamente 100 pacchi al giorno per ogni corriere ) comporta un maggior percorso stradale e ha un pesante impatto sulla viabilità delle nostre città.
- La non rara assenza del destinatario o l'esecuzione del reso raddoppiano i percorsi.
- Si genera inevitabilmente un packaging aggiuntivo con il conseguente aumento dei rifiuti che, come meglio detto sotto, sono "energeticamente" dannosi.
La soluzione c'è e consiste nel tornare indietro all'acquisto diretto con vantaggi enormi:
- L'acquisto può avvenire nel corso delle nostre normali attività di spesa senza aggiungere nulla in termini di maggior percorso.
- Si può vedere, toccare e provare il prodotto.
- Non richiede alcun imballaggio aggiuntivo.
- La consegna è immediata.
- In tempi di saldi ( ormai sempre ) si spende anche meno.
4. Riduzione della produzione dei rifiuti urbani
La gestione dei rifiuti è una importane fonte di consumi di energia perché la principale attività richiesta è la loro movimentazione.
Ogni anno circa 30 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani sono prelevati nei punti di resa, raggruppati e inviati nei centri di smaltimento dove si producono altri rifiuti residuali da trasferire in altri siti.
Si tratta di trasporti a bassa resa in peso perché'il peso specifico medio è basso.I mezzi di medie o grandi dimensioni , saturi nella loro capienza volumetrica, devono comunque trasportare il loro peso eseguendo percorsi lunghi spesso oltre i confini regionali, in qualche caso oltre quelli nazionali.
Nel'attesa di provvedimenti legislativi che forse non arriveranno mai esiste la possibilità di ridurne la produzione modificando molte nostre scelte senza conseguenze sui nostri stili di vita.
Le principali sono:
- Acquistare prodotti sciolti serviti al banco in sostituzione di quelli preconfezionati (frutta, verdura, salumi, carne, pesce).
- Dove il confezionamento è obbligato evitare quelli voluminosi o doppi.
- Per prodotti non deteriorabili preferire le unità di maggior contenuto.
- Nel conferimento limitare gli ingombri di carta, plastica e vetro con banali attività di frazionamento in piccole parti.
- Abbandonare le logiche dell'usa e getta verso quelle più antiche dell'usa, lava e riusa.
- Ridurre lo spreco alimentare ormai ricorrente e dannoso perché produce il rifiuto del contenitore e del contenuto.
Possiamo misurare il miglioramento della nostra produzione attuale (1,4 kg/ giorno/persona) con il controllo della frequenza dei conferimenti ai punti di ritiro e scoprire che si può ottenere senza fatica un minor apporto del 50%.
5. Non acquisto dei prodotti energivori
I prodotti surgelati consumati per oltre un milione di tonnellate / anno sono una delle peggiori invenzioni del nostro tempo perché comportano un consumi importanti a fronte di benefici modesti. Serve energia per il congelamento a 20 gradi sottozero, lo stoccaggio, la conservazione durate il trasporto, il mantenimento nei banchi frigo di negozi e supermercati e, al momento dell'uso non programmato, per il decongelamento.
Come per tutto il settore alimentare esiste la non vendibilta'alla scadenza ed il relativo scarto rende vano tutto il lavoro di conservazione fatto.
Nella stesa categoria rientrano i molti prodotti che arrivano al consumatore finale avendo fatto migliaia di chilometri su strada / mare / aria.
Non é obbligatorio acquistarli, esiste sempre l'alternativa ampiamente meno dannosa verso l'ambiente e forse anche a minor prezzo .
6. Migliore gestione del riscaldamento e del raffrescamento
Possiamo intervenire sul nostro benessere rinunciando a qualcosa.
Nel riscaldamento l'abbassamento della temperatura ambiente richiesta riduce le dispersioni e accorcia i tempi di risalita. I mitici 20 gradi definiti in periodi quando non esisteva il caro gas e l'inquinamento atmosferico possono essere abbandonati a favore di 17-18 gradi adeguando il nostro abbigliamento in casa e sul posto di lavoro.
Il risparmio è superiore al 10% e cresce molto con la dimensione della gestione centralizzata dove le dispersioni sono enormi e dipendono dalla temperatura dell'acqua distribuita.
Rispetto al passato sta crescendo il sotto utilizzo degli appartamenti o completo ( chiusi 365 giorni l'anno con le utenze staccate ) o usati occasionalmente come seconde case e/o affitti brevi.
Per gli appartamenti riscaldati confinanti le superfici di pavimento, soffitto e pareti interne diventano disperdenti verso altri ambienti che sono mediamente a 10 gradi inferiori al nostro. Anche In questi casi mantenere bassa la temperatura richiesta riduce il danno.
Nel raffrescamento è possibile limitare i consumi preferendo la deumidificazione sempre disponibile e che comporta una riduzione dei consumi del 30% circa. Abbassando in maniera significativa l'umidità la sensazione di benessere aumenta senza dover ridurre anche la temperatura ed è più facile il mantenimento.
7. Autoproduzione del cibo
Chi legge questo articolo e ha una cinquantina di anni alle spalle ricorda come nel passato le famiglie ricavavano prodotti alimentari dalla coltivazione della terra e dall'allevamento di piccoli animali.
Si può tornare indietro o disponendo o acquistando o affittando un terreno da utilizzare per l'autoproduzione del cibo finalizzata a soddisfare i bisogni della famiglia.
Non è difficile da realizzare né economicamente né praticamente. All'inizio si può commettere qualche errore ma i risultati di medio periodo sono certi.
Si tratta di un green per eccellenza dove:
- La produzione è a Km zero.
- Non produce rifiuti ma anzi recupera l'organico che è cibo per gli animali.
- Gli alberi piantati assorbono anidride carbonica dall'atmosfera.
- Gli escrementi degli animali sono concime per il terreno.
Certamente occorre fare qualche modifica al nostro stile di vita consistente nel:
- Consumare quello che produciamo e non quello che vogliamo.
- Trasformare in "conserve" gli esuberi di produzione da usare nei periodi meno favorevoli.
- Alimentare, pulire e curare gli animali dalla nascita fino alla fine della loro crescita.
- Tornare allo scambio di prodotti con il "vicino" al posto del denaro.
La conclusione di questo articolo è un invito ad una parziale inversione di marcia sulla strada che stiamo percorrendo e che ci sta portando in un vicolo cieco. Le poche azioni dette possono:
- Iniziare subito e crescere nel tempo verso macro risultati ottenuti dalla somma di micro decisioni.
- Essere fatte senza investimenti importanti ma anzi in molti casi generando benefici economici.
- Essere monitorate in autonomia acquisendo il miglioramento tra oggi e ieri su noi stessi.
Un grande aiuto lo darà il mercato che, a seguito dele riduzioni dei volumi di vendita, aumenterà i prezzi incentivando ulteriormente le iniziative di non acquisto.