Povero Renzi... è sfortunato. Per far vedere che esiste e che conta qualcosa, si è trovato un nemico nel presidente del Consiglio Conte e da una settimana si è agitato come un disperato per minacciare crisi e stravolgimenti, cercando pure di farne ricadere la responsabilità sul premier e sugli altri partiti della maggioranza. 

C'è chi lo ha preso sul serio stando pure ad ascoltare i suoi strampalati ragionamenti, c'è chi invece si è giustamente preoccupato per il suo stato di salute, auspicando un intervento sanitario in suo soccorso.

Dopo aver architettato la sua propaganda per pubblicizzare quest'oggi l'ennesimo aut aut a Conte, in modo che tutti i media ne parlassero e diventasse argomento di dibattito del fine settimana, ecco che arriva il contagio da coronavirus nel lodigiano a rovinargli la festa. Una vera disdetta.

Che cosa si era inventato questa volta il povero Matteo?

Visto che Conte gli aveva accordato l'udienza che gli aveva chiesto, Renzi ha subito alzato la posta pretendendo ascolto sulle "idee" di Italia Viva:

Noi abbiamo messo sul tavolo 4 grandi temi.1 - Sblocchiamo con i commissari i cantieri fermati dalla burocrazia. 2 - Eliminiamo o modifichiamo il reddito di cittadinanza che non funziona. 3 - Lavoriamo per una Giustizia Giusta, per i diritti e contro il populismo giustizialista. 4 - Cambiamo le regole insieme per eleggere il Sindaco d’Italia dando cinque anni di stabilità al Governo.Se il Premier riterrà che su queste cose si possa trovare un buon compromesso, noi ci saremo.Se il Premier riterrà di respingere le nostre idee, faremo senza polemiche un passo indietro, magari a beneficio dei cd. responsabili.Dentro o fuori non è una questione di tattica, ma di contenuti. Se sui contenuti siamo d’accordo, si sta dentro. Se sui contenuti siamo lontani, è giusto che tocchi ad altri.Con una parola: noi facciamo politica, non populismo.

Quella che Renzi, ricalcando perfettamente il suo stile, definisce ipocritamente politica è in realtà il solito ennesimo ricatto al governo, ma soprattutto a Conte: o fai quel che noi diciamo oppure sarà crisi. E naturalmente - ci mancherebbe! - se crisi dovesse essere la colpa dovrebbe pure ricadere su chi non ha voluto cedere ai suoi ricatti... quelli di un partitino del 4%... ben che vada!

Ma non è finita qui. Sfidando il senso del ridicolo d questi tempi un'abitudine per molti - Renzi ha detto anche...

Nei giorni scorsi Conte si è rivolto con toni molto duri nei nostri confronti. E noi abbiamo risposto con decisione.E tuttavia ho fatto io il primo passo, vincendo l’orgoglio personale, perché la serietà viene prima delle ripicche personali. 

Nel governo, giustamente, hanno ormai iniziato ad ignorarlo.