La villa che si affaccia sul Mar Nero con vigneto, eliporto, teatro, casinò, piscina, pista di pattinaggio e quant'altro tirata su in un appezzamento di terreno di 70 km2 con un costo di quasi 1,4 miliardi di dollari, secondo il dissidente russo Alexey Navalny, apparterrebbe a Putin e sarebbe stata pagata da alcuni degli oligarchi vicini al presidente russo, come ricompensa per i favori ricevuti.

Un palazzo per Putin di cui però Putin, quest'oggi, ha negato di esserne proprietario, aggiungendo anche che non apparterrebbe neppure ai suoi figli o ad altri suoi parenti stretti. Il palazzo esiste, è certo, ma con Putin  non avrebbe nulla a che vedere.

Lo ha dichiarato lo stesso presidente russo in una videoconferenza con degli studenti, in cui ha anche condannato le manifestazioni a favore di Navalny dello scorso fine settimana, aggiungendo che nessuno dovrebbe cercare di portare avanti i propri progetti, in particolare in politica, attraverso le proteste, senza però mai citare il dissidente russo.