Biden 2.473.383 2.475.141 +1.758
Trump 2.459.825 2.462.857 +3.032
margine +0,27 +0,25



Queste cifre mostrano il risultato del riconteggio dei voti ottenuti da Biden e Trump in Georgia alle elezioni del 3 novembre. Il riconteggio delle schede, in base alle regole di quello Stato, viene effettuato automaticamente quando lo scarto di voti è minimo. Pertanto, dopo questa verifica, Biden ha vinto i delegati della Georgia, per aver ottenuto 12.284 voti in più del suo avversario. 

L'esito è stato proclamato ufficialmente dal segretario di Stato della Georgia, Brad Raffensperger che da repubblicano ha espresso il proprio disappunto per la sconfitta del suo partito, aggiungendo però che "i numeri non mentono". 

Nel voto popolare, Biden ha ricevuto 5,9 milioni di preferenze in più di Trump, mentre in base al conteggio dei voti nei singoli Stati l'ex vicepresidente ha conquistato complessivamente 306 grandi elettori contro i 232 del presidente in carica.

Questa la dichiarazione di Brad Raffensperger:

"La prima storica verifica dei voti espressi in tutto lo Stato della Georgia ha riconfermato che il nuovo sistema di voto cartaceo è sicuro ed accurato. Questo è merito del duro lavoro dei nostri funzionari che si sono adoperati fin da subito per affrontare e completare un compito così importante in un lasso di tempo così breve.Come altri repubblicani sono deluso, perché il nostro candidato non ha vinto i grandi elettori della Georgia. Seguo il motto che i numeri non mentono. Come Segretario di Stato, ritengo che i numeri che abbiamo presentato oggi siano corretti".

L'ultima volta che i democratici avevano conquistato i delegati della Georgia era stato nel 1992, nell'elezione che portò Bill Clinton alla Casa Bianca.


Giovedì il senatore repubblicano Mitt Romney, riferendosi all'insensata tenacia con cui Trump rifiuta di riconoscere l'esito del voto per le presidenziali, ha dichiarato:

"Non essendo riuscito a dimostrare neppure un caso di frode elettorale in alcun tribunale, il presidente ora sta facendo ricorso a pressioni sui funzionari statali e locali per sovvertire la volontà del popolo e ribaltare il risultato delle urne. È difficile immaginare un'azione peggiore e più antidemocratica da parte di un presidente americano in carica".

Infatti, mentre i tribunali di Georgia, Arizona e Pennsylvania hanno respinto tutti i ricorsi finora presentati per invalidare l'esito del voto per mancanza di prove concrete di brogli, Trump adesso ha iniziato a "minacciare" i funzionari dei vari Stati e quelli delle contee in cui Biden ha vinto con ampio margine, "invitandoli" ad astenersi dal certificare ufficialmente i risultati del voto postale. 

Difficile pensare che quanto Trump stia facendo sia molto diverso da un colpo di Stato.

Aggiornamento.
A conferma di quanto sopra riportato, la Reuters ha poi pubblicato un'agenzia in cui afferma che il Segretario di Stato della Georgia ha corretto un comunicato stampa che certificava i risultati delle elezioni statali, rilasciato venerdì, dicendo che la certificazione era ancora in corso e sarebbe terminata nel corso della giornata.

La dichiarazione fa seguito al seguente tweet inviato da Trump:


Successivamente, è stato lo stesso governatore della Georgia, il repubblicano Brian Kemp, a dichiarare di essere obbligato per legge a certificare il risultato del voto nel suo Stato, aggiungendo "che ciò consente allo staff della campagna di Trump di tentare altre vie legali per un ulteriore riconteggio se questo è ciò che desidererà fare".