Anni fa, mi pare di ricordare fosse il 2011, i media di tutto il mondo, perfino quelli italiani, dedicarono articoli e foto alla premier danese Helle Thorning Schmidt che, accompagnata da alcuni ministri del suo governo, si era recata in bici a Palazzo Reale per prestare giuramento nelle mani della regina Margherita II.

Una notizia che strideva allora come oggi con usi e costumi dei politici italiani avvezzi a fare un uso smodato delle migliaia e migliaia di auto blu, financo per recarsi a fare shopping con il codazzo di nutrite scorte.

Nel nostro Belpaese l’auto blu è considerato uno status symbol che non lo si nega a nessuno, tanto pagano i contribuenti.

Ma magari bastassero le auto blu a saziare la tracotanza della casta politica!

Ad esempio, Matteo Renzi, appena occupato proditoriamente lo scranno di Palazzo Chigi si è voluto fare un lussuoso regalo, un Airbus 340-500.

Come quasi sempre accade ai giocattoli bramati dai bambini viziati e capricciosi, dopo esserselo fatto personalizzare a suo gusto Renzi ha abbandonato l’Air Force in un hangar, lasciando però sul gobbo dei contribuenti italiani il conto da pagare di decine e decine di milioni di euro fino al 2023 per quel suo capriccio.

Forse, alla luce di tanti indecorosi precedenti molti media, dando spazio a commenti e foto, sono sembrati sorpresi dal fatto che il neo presidente della Camera, il pentastellato Roberto Fico, dopo essere stato eletto si sia recato a piedi al Quirinale, con il seguito di cronisti e gente comune, per il rituale incontro di presentazione e di ossequio al presidente Mattarella.

Un primo anche se semplice segnale del cambiamento che gli italiani hanno chiesto con il voto del 4 marzo.

Già, purtroppo però in queste ore ai media è sfuggito, e vorrei augurarmi solo per sbadataggine, che appena insediato alla terza carica istituzionale dello Stato il presidente Fico abbia annunciato che rinuncerà all'appannaggio di 400.000 euro riservato al presidente della Camera, essendo sua intenzione percepire esclusivamente il compenso da deputato.

Secondo me più che quella dei due passi a piedi verso il Colle sarebbe stata questa la notizia che i media avrebbero dovuto mettere in evidenza per offrire a milioni di italiani, disoccupati, precari, poveri, emarginati, la speranza che il vento del cambiamento sia entrato davvero, e finalmente, nei palazzi del potere e delle istituzioni.

O forse la rinuncia ai 400.000 euro sarebbe stata una notizia troppo sconvolgente per gli italiani abituati a leggere di politici che fan man bassa dei soldi pubblici?