Garbata confutazione di un articolo in cui, da una prospettiva razionalistica e scientistica, si nega qualsiasi utilità e beneficio agli studi umanistici, riflettendo in ciò un'opinione abbastanza diffusa, perlopiù fra chi non ha compiuto tali studi. Si ribadisce, tuttavia, che ad essi ci si deve dedicare non per costrizione, ma sulla base di una genuina e spontanea passione, dato che la loro utilità non è pratica, ma  intellettuale, spirituale, etica.