Come era prevedebile che fosse in base a quanto già era stato anticipato dalla ministra dell'Interno Lamorgese, il Governo ha impugnato l'ordinanza con il quale il presidente della Sicilia, Nello Musumeci, intendeva chiudere gli hotspot ed i centri di accoglienza per migranti presenti sull'isola, oltre a vietarne gli sbarchi.

Responsabilità, come già spiegato dalla Lamorgese, che sono di esclusiva competenza del Governo nazionale e non delle regioni, e da qui il ricorso depositato al Tar della Sicilia, come anticipato in serata dall'Ansa che dice di aver appreso la notizia da fonti governative.

Immediata, è arrivata la replica di Musumeci che ha dichiarato:

«Sulla decisione di impugnare la mia ordinanza al Tar Sicilia: le competenze non si rivendicano, si esercitano. Il governo centrale vuole riaffermare la sua competenza sui migranti. Mi verrebbe da dire: bene, la eserciti pure e intervenga come non ha fatto in questi mesi. La Sicilia difenderà la propria decisione davanti al giudice amministrativo. Ma nessuno pensi che un ricorso possa fermare la nostra doverosa azione di tutela sanitaria. Compete a noi e non ad altri. E su questa strada proseguiremo».

Nei giorni scorsi, per conto del Governo, era arrivato anche il commento di Giuseppe Provenzano, ministro Ministro per il Sud e per la Coesione Territoriale, che aveva bollato in questi termini la decisione di Musumeci:

«Il Presidente Musumeci ha il dovere di governare la Regione non di aprire scontri istituzionali con lo Stato. Di servire la Sicilia e i siciliani (assicurando un numero di tamponi adeguato e facendo rispettare i protocolli di sicurezza), non di servirsene per fornire argomenti alla bieca campagna elettorale di Salvini nelle altre Regioni. Se vorrà affrontare i problemi, invece di strumentalizzarli utilizzando gli ultimi per alimentare la sua polemica politica, troverà il Viminale in prima linea impegnato a gestire in sicurezza la difficile situazione di LampedusaLa precondizione è la serietà e il decoro istituzionale. Musumeci ha parlato di un Governo che vorrebbe aprire campi di concentramento: si informi con il suo assessore esperto di nazifascismo di cosa si tratta, e misuri le parole.»