Filosofo tedesco, Rudolf Christoph Eucken esplorò la filosofia attiva. Opere come "Il senso e il valore della vita" difesero l'idealismo e la ricerca interiore.
Rudolf Christoph Eucken, insignito del prestigioso Nobel nel 1908 "per la sua seria ricerca della verità, il suo potere penetrante di pensiero, la sua ampia visione, e il calore e la forza della sua esposizione con cui ha difeso e sviluppato una filosofia idealistica della vita". Fu un filosofo tedesco la cui opera fu profondamente radicata in una prospettiva idealista e vitalista. Eucken era un sostenitore di una filosofia attiva, che non si limitava all'analisi speculativa, ma mirava a guidare l'individuo verso una vita di significato e valore.
Le sue opere principali, come "I grandi problemi della filosofia della vita" (Die Grundbegriffe der Gegenwart) e "Senso e valore della vita" (Der Sinn und Wert des Lebens), esplorano temi come la libertà umana, la moralità, la spiritualità e la necessità di una costante ricerca interiore per superare la superficialità del materialismo. Eucken credeva che la vera vita si manifestasse nell'impegno spirituale e nella capacità dell'individuo di dare forma al proprio destino. Sebbene oggi meno letto rispetto ad altri Nobel, la sua influenza fu considerevole nel suo tempo, contribuendo a un movimento filosofico che poneva al centro l'esperienza umana e la sua dimensione etica. La sua voce rappresentava un richiamo alla dignità dell'uomo e alla sua capacità di elevarsi al di sopra delle contingenze materiali attraverso la forza dello spirito.