Martedì 19 settembre, la Sala Stampa vaticana ha pubblicato la Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio "Summa familiae cura" che istituisce il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia.

Voluto da Giovanni Paolo II, presso la Pontificia Università Lateranense, ha sede ed opera l'Istituo Studi su Matrimonio e Famiglia che, finora, ha approfondito gli aspetti teologici e pastorali relativi ai due temi. Da ricordare che tale Istituto opera prendendo in esame non solo ciò che accade in Italia, ma anche ciò che accade nel mondo.

Perché papa Francesco ha scritto questa lettera apostolica? Lo spiega in questo passaggio: «Il cambiamento antropologico-culturale, che influenza oggi tutti gli aspetti della vita e richiede un approccio analitico e diversificato, non ci consente di limitarci a pratiche della pastorale e della missione che riflettono forme e modelli del passato.

Dobbiamo essere interpreti consapevoli e appassionati della sapienza della fede in un contesto nel quale gli individui sono meno sostenuti che in passato dalle strutture sociali, nella loro vita affettiva e familiare. Nel limpido proposito di rimanere fedeli all’insegnamento di Cristo, dobbiamo dunque guardare, con intelletto d’amore e con saggio realismo, alla realtà della famiglia, oggi, in tutta la sua complessità, nelle sue luci e nelle sue ombre.»

Insomma, la Chiesa sembra essersi accorta delle coppie di fatto, di quelle omosessuali, dell'aumentare del numero di separazioni e divorzi e forse pure dei preti sposati... solo per fare alcuni esempi. E per parlare a tutte queste persone credenti o non credenti, che non può ignorare a prescindere, la Chiesa deve ampliare le proprie pratiche pastorali.

Come farlo? Sostituendo il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia - stabilito dalla Costituzione apostolica Magnum Matrimonii sacramentum e che adesso viene a cessare - con il nuovo Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, sempre comunque collegato alla Pontificia Università Lateranense.

«Il nuovo Istituto costituirà, nell’ambito delle istituzioni pontificie, un centro accademico di riferimento, al servizio della missione della Chiesa universale, nel campo delle scienze che riguardano il matrimonio e la famiglia e riguardo ai temi connessi con la fondamentale alleanza dell’uomo e della donna per la cura della generazione e del creato.

Lo speciale rapporto del nuovo Istituto Teologico con il ministero e il magistero della Santa Sede sarà ulteriormente avvalorato dalla privilegiata relazione che esso stabilirà, nelle forme che saranno reciprocamente concordate, con la Congregazione per l’Educazione Cattolica, con il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e con la Pontificia Accademia per la Vita.»

Inoltre, il nuovo Istituto avrà la facoltà di conferire "iure proprio" ai suoi studenti i seguenti titoli accademici: Dottorato in Scienze su Matrimonio e Famiglia, Licenza in Scienze su Matrimonio e Famiglia, Diploma in Scienze su Matrimonio e Famiglia.

Adesso non rimane che attendere e vedere in che termini questa decisione del Papa potrà cambiare, e se cambierà, l'approccio della Chiesa Cattolica ai tanti modi di intendere oggi famiglia e matrimonio, anche da parte dei credenti.