*_©Angelo Antonio Messina
La chiusura, originariamente prevista per il 6 luglio, viene eccezionalmente posticipata per due settimane, per consentire a un pubblico sempre più numeroso di ammirare uno straordinario percorso tra capolavori raramente esposti insieme. La mostra "CARAVAGGIO 2025" presso le Gallerie Nazionali di Arte Antica, in collaborazione con la Galleria Borghese e sostenuta dal Ministero della Cultura e da Intesa Sanpaolo, rappresenta un’occasione straordinaria per esplorare il genio di Michelangelo Merisi, noto come Caravaggio. Custodita a Palazzo Barberini, l'esposizione si configura come uno dei progetti più ambiziosi mai dedicati all'artista, presentando ventiquattro opere provenienti da collezioni pubbliche e private, che promettono di illuminare il percorso artistico e l'eredità culturale di Caravaggio.
"CARAVAGGIO 2025" è molto più di una semplice mostra; è un'opportunità per immergersi nel mondo affascinante e tumultuoso del pittore lombardo, la cui vita e lavoro sono permeati di innovazione e provocazione. La selezione accurata delle opere invita il pubblico a riscoprire i capolavori di Caravaggio attraverso un contesto storico e sociale che ne esalta l'importanza. Dallo straordinario "Ritratto di Maffeo Barberini", recentemente riemerso dalle tenebre della storia, all’"Ecce Homo", tornato in Italia dopo secoli, ogni pezzo racconta non solo la maestria tecnica dell’artista, ma anche il suo profondo legame con i committenti e il pubblico contemporaneo.
Lo spazio espositivo, articolato in quattro sezioni tematiche, guida i visitatori attraverso i momenti salienti della carriera di Caravaggio, abbracciando il suo viaggio da artista precario a icona indiscussa della pittura barocca. Il percorso espositivo non solo offre la possibilità di osservare queste opere iconiche, ma stimola anche riflessioni critiche sulla loro influenza nel panorama artistico e culturale dell'epoca e in quello odierno.
Nella prima sezione, intitolata "DEBUTTO ROMANO", si getta uno sguardo sulle origini romane di Caravaggio. Giunto nella capitale intorno al 1595, Caravaggio affrontò sfide notevoli, vivendo di espedienti nei primi anni. Questo periodo, segnato da difficoltà economiche e professionali, è fondamentale per comprendere le radici della sua innovativa tecnica pittorica. Gli incontri con figure chiave del panorama artistico romano, come il Cavalier d'Arpino, e il suo rapporto con mecenati illustri come il cardinale Francesco Maria del Monte, furono determinanti nel definire il suo stile.
Le opere in mostra, come "Mondafrutto" e "Bacchino malato", rivelano chiaramente l'impatto che questi primi approcci ebbero sulla sua evoluzione artistica. La natura morta, con la sua resa vibrante e veritiera, non è solo un omaggio alla bellezza degli oggetti quotidiani, ma un primo segnale della capacità di Caravaggio di trasformare il banale in sublime.
Nella sezione "INGAGLIARDIRE GLI OSCURI", viene esplorata la sorprendente produzione ritrattistica di Caravaggio. Nonostante la scarsità di opere sopravvissute, la mostra offre un momento unico per ammirare due versioni del ritratto di Maffeo Barberini. Qui, Caravaggio sfida le convenzioni della ritrattistica, utilizzando modelli di ceti sociali umili anche per soggetti religiosi, dimostrando una sensibilità per l’umanità universale.
Il "ritratto di Maffeo Barberini" evidenzia il suo rivoluzionario naturalismo e la capacità di infondere vita e profondità psicologica nei suoi soggetti. Attraverso questo approccio, Caravaggio riesce a creare un ponte emotivo tra l'osservatore e l'opera, rendendo il soggetto non solo un volto, ma un portavoce di storie e emozioni. Nella "Santa Caterina d'Alessandria," ad esempio, ritroviamo non solo la bellezza estetica, ma anche un senso di immediata vicinanza, quasi una conversazione silenziosa tra l’artista e lo spettatore.
La sezione "IL DRAMMA SACRO TRA ROMA E NAPOLI" segna un importante capitolo nella carriera di Caravaggio. Con l'assegnazione delle tele della cappella Contarelli nel 1599, l'artista affronta una nuova sfida: dipingere temi sacri con una drammaticità e una profondità che lo contraddistingueranno. I dipinti come "La cattura di Cristo" e "San Giovanni Battista" non sono solo opere religiose, ma riflettono un'esplorazione emotiva e spirituale che colpisce profondamente il pubblico.
La sofferenza, la passione e la redenzione emergono dai suoi lavori, creando una connessione intensa e immediata con i temi universali. La capacità di Caravaggio di tradurre il dramma della condizione umana in immagini vivide e coinvolgenti è ciò che ha reso la sua opera eternamente attuale. Anche la sua fuga a Napoli dopo il fatale incontro con Ranuccio Tomassoni, e le opere create in quel periodo, testimoniano un'artista in continua evoluzione, sempre alla ricerca di nuove forme di espressione e significato.
Alla luce delle opere esposte, "CARAVAGGIO 2025" non è soltanto un tributo al genio di Caravaggio, ma una vera e propria indagine sulla sua influsso duraturo sull'arte e la cultura contemporanea. Attraverso la combinazione di opere celeberrime e di pezzi raramente visibili, la mostra ci invita a riflettere su come la visione innovativa di Caravaggio abbia saputo rompere le barriere del tempo, continuando a ispirare artisti e appassionati in tutto il mondo.
In un contesto dove la modernità sembra sovvertire la tradizione, il ritorno di Caravaggio nelle gallerie e nei musei ci ricorda la potenza dell'arte di raccontare storie, di evocare emozioni e di connettere generazioni diverse. La magia delle sue tele, la forza dei suoi soggetti e la luce vibrante che egli utilizza, continuano a parlare a tutti noi, evocando un'emozione che trascende epoche e culture.
"CARAVAGGIO 2025" si presenta come un’esperienza imprescindibile per chiunque desideri comprendere l'essenza dell'arte barocca e il suo impatto duraturo. Attraverso una curatela attenta e una selezione ineguagliabile di opere, la mostra ci permette di rivivere la vita e il genio di Caravaggio, offrendoci spunti di riflessione sul significato profondo dell’arte e sulla nostra relazione con essa. Non è solo un incontro con l'artista, ma una celebrazione della bellezza, del dramma e dell'umanità che egli ha saputo, con la sua pennellata, immortalare per sempre.
La mostra CARAVAGGIO 2025 è un progetto delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, realizzato in collaborazione con Galleria Borghese, con il supporto della Direzione Generale Musei – Ministero della Cultura, con il sostegno del Main Partner Intesa Sanpaolo, con il supporto tecnico di Coopculture per i servizi al pubblico e di Marsilio Arte per la pubblicazione del catalogo. Urban Vision è media partner; Dimensione Suono Soft è radio partner.
Nel panorama artistico contemporaneo, i nomi di alcuni artisti risuonano con un'eco particolare, evocando non solo opere ma anche storie di innovazione e sfide culturali. Tra questi, Michelangelo Merisi da Caravaggio, uno dei più influenti pittori del XVI secolo, continua a essere una figura centrale nella discussione sull’arte barocca e le sue implicazioni sociali e religiose. La mostra "CARAVAGGIO 2025", curata da Francesca Cappelletti, Maria Cristina Terzaghi e Thomas Clement Salomon, si propone come un’opera magniloquente, in grado di illuminare l’arte di Caravaggio attraverso un’ampia selezione di ventiquattro capolavori provenienti da prestigiosi musei nazionali e internazionali. Questo evento non è soltanto un’esposizione, ma un invito a esplorare la complessità del genio caravaggesco in un contesto significativo, ricco di storia e cultura, in occasione del Giubileo 2025.
La mostra presenta una collezione scelta di opere raramente accessibili al pubblico in Italia, accanto a pezzi di collezioni private che offrono una visione inedita dell’artista. Tra i lavori esposti figurano il "Ritratto di Maffeo Barberini", recentemente svelato, e l'Ecce Homo, riscoperto a Madrid nel 2021, giunto in Italia dopo secoli di assenza. Quest’ultima opera in particolare sottolinea una delle caratteristiche distintive di Caravaggio: la sua capacità di avvicinare il sacro all’umano, con una profondità emotiva che continua a commuovere il pubblico moderno.
Michelangelo Merisi detto Caravaggio
Ecce Homo
1606-1609
olio su tela; 116x86 cm
Madrid (ES), Collezione Privata
Crediti: Icon Trust
Ogni dipinto in mostra racconta una storia, non solo legata all’opera stessa, ma anche ai mecenati che sostennero Caravaggio e alle interazioni sociali che definiscono il suo tempo. Palazzo Barberini, un luogo emblematico di Roma, diventa quindi non solo un contenitore di opere, ma una cornice che evidenzia la connessione tra l’artista e i suoi finanziatori, riflettendo le dinamiche di potere e cultura dell’epoca.
Un aspetto affascinante della mostra è l’ultima sezione intitolata "FINALE DI PARTITA", che si concentra sugli ultimi anni della vita dell’artista. Caravaggio, spinto da un incessante desiderio di tornare a Roma, intraprese un viaggio pericoloso attraverso Malta e Napoli, un percorso intriso di tensione e dramma, culminato nella sua fuga rocambolesca e nei suoi tentativi di ottenere il perdono papale. Questi eventi non solo segnano i suoi ultimi giorni, ma arricchiscono la narrazione dell’artista con un senso di urgenza e vulnerabilità.
La mostra esplora come la vita tumultuosa di Caravaggio abbia influenzato il suo lavoro, con opere come il "San Giovanni Battista" e il "Martirio di Sant’Orsola" che riflettono una profonda introspezione. Il contrasto tra luce e ombra, uno degli elementi fondamentali della sua tecnica, diventa una metafora della sua esistenza, segnata dalla lotta e dall’aspirazione alla redenzione.
Una delle particolarità della mostra è l'opportunità di ammirare "Giove, Nettuno e Plutone", il solo dipinto murale realizzato da Caravaggio. Questa gemma, eseguita nel 1597 per il Casino dell’Aurora a Villa Ludovisi, offre uno sguardo sulla versatilità dell’artista, che ha saputo adattarsi non solo a diverse tecniche ma anche a varie forme artistiche. Rappresentando un’allegoria alchemica, quest’opera raramente accessibile invita i visitatori a riflettere sull’interesse di Caravaggio per il simbolismo e la filosofia dell’epoca.
Il catalogo della mostra, edito da Marsilio Arte, è un ulteriore tassello fondamentale per comprendere l’eredità di Caravaggio. Ricco di saggi di esperti internazionali, il volume analizza non solo l’evoluzione dello stile dell'artista, ma anche il contesto socio-culturale che ne ha influenzato l'opera. Keith Christiansen apre il catalogo tracciando la parabola artistica di Caravaggio, mentre altri contributi si concentrano su aspetti specifici, quali il collezionismo romano delle sue opere e le figure femminili ritratte dall’artista. Questo approccio multidisciplinare consente di vedere Caravaggio non solo come artista, ma come un uomo immerso in un’epoca tumultuosa, che ha saputo catturare le emozioni umane e la spiritualità del suo tempo.
La realizzazione della mostra "CARAVAGGIO 2025" non sarebbe stata possibile senza la collaborazione sinergica di vari enti e istituzioni. Le Gallerie Nazionali di Arte Antica, insieme a musei e collezioni prestigiose, hanno reso accessibili opere inestimabili, creando un evento che può definirsi uno dei più ambiziosi mai dedicati a Caravaggio. La presenza di opere provenienti da istituzioni come il Metropolitan Museum of Art di New York e il Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid conferisce alla mostra un'importanza internazionale, mentre il supporto della Direzione Generale Musei – Ministero della Cultura evidenzia il valore culturale dell’iniziativa.
"CARAVAGGIO 2025" non è solo un omaggio a uno dei più grandi maestri della pittura, ma un invito a esplorare la complessità della sua arte e della sua vita. La mostra offre una rara opportunità di confrontarsi con opere che hanno influenzato non solo il panorama artistico ma anche la cultura collettiva. Attraverso un percorso coinvolgente e ben curato, il visitatore viene guidato in un viaggio che promette di lasciare un segno indelebile nella sua comprensione dell’arte e della storia. L’emozione e la bellezza di Caravaggio continuano a vivere e ad ispirare nuove generazioni, confermando la sua indiscutibile rilevanza nel contesto dell'arte mondiale.
*_©Angelo Antonio Messina