Dopo il calo registrato a giugno, prosegue anche a luglio 2018 il calo del dato congiunturale degli occupati nel nostro Paese con una riduzione di 28mila unità, pari a -0,1%.

Sono i dipendenti permanenti (-44mila) a risultare in calo, mentre crescono, seppure in misura contenuta, quelli a termine e gli indipendenti (entrambi +8mila).

La diminuzione congiunturale colpisce quasi esclusivamente la componente femminile, soprattutto tra le persone tra 15 e 49 anni. Risultano invece in aumento gli occupati ultracinquantenni.

A luglio la stima delle persone in cerca di occupazione diminuisce del 4% (-113mila), con il tasso di disoccupazione che scende così al 10,4% (-0,4% su base mensile); diminuisce anche quello giovanile che si attesta al 30,8% (-1,0 punti).

Su base trimestrale, periodo maggio-luglio 2018, nonostante il calo degli ultimi due mesi, la crescita degli occupati fa registrare un +0,7% rispetto al trimestre precedente, pari a +151mila unità, interessando entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età, ma concentrandosi principalmente tra gli ultracinquantenni (+123mila).

A crescere, sono però i lavoratori a termine (+113mila) e gli indipendenti (+54mila), mentre risultano in calo i dipendenti permanenti (-16mila).

Nel trimestre i disoccupati sono in calo del -3,1% (-88mila), così come gli inattivi (-67mila unità, pari al -0,5%).

In relazione ai 12 mesi, a luglio l'occupazione cresce dell’1,2%, pari a +277mila unità. Ad avvantaggiarsene, sia la componente maschile che quella femminile. L'aumento si concentra però soprattutto tra i lavoratori a termine (+336mila), con una ripresa degli indipendenti (+63mila), ed un calo considerevole dei dipendenti permanenti (-122mila).

Nei dodici mesi, a fronte della crescita degli occupati si rileva il calo dei disoccupati (-9,1%, pari a -271mila) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,7%, -92mila).