Brocchi non si era lasciato irretire dalle lusinghe della sirena Berlusconi e, con un senso del pragmatismo non più così tanto comune di questi tempi, si è liberato del contratto con il Milan per andare ad allenare il Brescia in serie B con un contratto di un anno per 150 mila euro più eventuali bonus.

Il Milan, da parte sua, ha sciolto tutti i dubbi, che fin qui avevano bloccato le decisioni dell'attuale proprietà e di quella cinese che dovrebbe subentrare, accordandosi con Vincenzo Montella che sarà il nuovo allenatore dei rossoneri.

Il contratto di Montella, definito con Galliani, lo legherà al Milan per due anni con un compenso di 2,3 milioni di euro a stagione. Montella è stato liberato dalla Sampdoria con il pagamento di 500.000 euro per la clausola rescissoria che lo legava alla società di Ferrero.

La Sampdoria sostituirà Montella con Giampaolo che, a sua volta, non aveva deciso di rinnovare la sua esperienza, tra l'altro più che positiva, ad Empoli.

Montella, con un anno di ritardo, vede coronarsi le sue ambizioni. Infatti, non bisogna dimenticare che alla fine della scorsa stagione, l'allenatore campano aveva di fatto lasciato intendere con dichiarazioni neanche tanto sibilline, di ritenere conclusa la sua esperienza alla Fiorentina, innescando un tira e molla con la proprietà che, alla fine, si è vista costretta a sostituirlo. Montella sperava di poter approdare al Milan già dalla scorsa stagione, ma la clausola rescissoria e la fermezza dei Della Valle lo avevano costretto ad accontentarsi del ripiego Sampdoria.

Adesso Montella potrà verificare se sia o meno un allenatore che possa far parte della ristretta classifica dei top a livello mondiale, purché i cinesi, nel caso diventino i nuovi padroni, mettano i soldi ed inizino ad acquistare giocatori importanti e dal sicuro rendimento e non solo scommesse come, ad esempio, Gianluca Lapadula, politica fin qui seguita negli ultimi anni da Galliani e Berlusconi.