A distanza di un mese dall'inizio dell'emergenza Covid19 con i primi focolai nei paesi del Lodigiano, la situazione sanitaria/economica nel nostro paese si trova in uno stato di forte crisi che purtroppo, in un modo o nell'altro, tocca da vicino tutti i nostri connazionali, sia per quanto riguarda la sanità, sia per l'economia, dove oramai è sotto la lente di tutti l'atmosfera che stanno vivendo le nostre città con negozi, imprese, artigiani che hanno dovuto chiudere momentaneamente la propria attività generando una situazione di stallo economico.
Il nostro paese si è attivato per risolvere l'emergenza sanitaria, che rimane la priorità nell'immediato, nel quale troviamo medici ed infermieri che lavorano giorno e notte per la tutela della nostra salute e quella dei pazienti, con gli strumenti che hanno a disposizione ciascuno nelle proprie regioni, dovendo anche assistere purtroppo a tantissime persone che hanno perso la vita lontani dai propri familiari.
Il Governo quindi ha emesso il Decreto del Presidente del Consiglio denominato CURA ITALIA, con uno stanziamento di 25 mld di euro, dove vengono raccolte tutte le misure messe in atto per affrontare questa emergenza toccando al suo interno molte materie. Tra queste materie troviamo naturalmente la sanità, nel quale si affronta il sostegno al sistema sanitario nazionale, al personale ospedaliero e investimenti per gli strumenti medici e dispositivi di protezione. Non è stata trascurata la ricerca scientifica e biotecnologica.
Un'altra parte fondamentale è quella economica dove troviamo tutte le misure di sostegno per il mondo lavorativo e famiglie: qui viene citata per esempio la possibilità per i lavoratori autonomi e stagionali di usufruire di un bonus di 600 euro una tantum, la cassa integrazione ordinaria e in deroga per tutti i dipendenti iscritti all'INPS ( il turismo è il settore che ha perso maggiormente con un calo quasi del 90% ) oppure la proroga delle scadenze delle aliquote IVA, IRPEF, tributi locali permettendo alle aziende fino a 2mln di fatturato che dovevano effettuare i pagamenti al 16 marzo di effettuarli il 16 giugno oppure da giugno rateizzarle per 5 versamenti.
E' presente inoltre una parte riguardante il congedo parentale: i dipendenti con i figli compresi tra 0-12 anni hanno diritto a rimanere a casa per un massimo di 15 giorni percependo il 50% della retribuzione; i dipendenti invece con figli tra 12-16 anni hanno diritto di rimanere a casa sempre per 15 giorni massimo però non percependo retribuzione.
Inoltre troviamo anche degli articoli che si occupano di giustizia ( per esempio il capitolo delle carceri ) e i trasporti con il sostegno a tutta la rete dei mezzi pubblici e al servizio aereo/marittimo.
La domanda sorge spontanea: il CURA ITALIA è davvero la medicina giusta per il nostro paese ? Purtroppo la cifra stanziata di 25 mld non è abbastanza per affrontare una crisi di questa portata; con lo stallo della nostra economia, dove imprese non incassano più denaro e famiglie non spendono più, il nostro paese presenta un rischio di default altissimo che può essere scongiurato con una manovra di coraggio e con uno stanziamento forte che permetta alla nostra economia di rimanere a galla.
La soluzione la troviamo nel finanziare il sistema, immettere liquidità nel sistema economico-finanziario: innanzitutto questo si fa evitando di togliere la liquidità e ciò significa evitare di far emettere pagamenti nell'immediato alle imprese (ad esempio fissando un termine di pagamenti non a giungo ma sul lungo termine o considerando anche il 2020 un anno bianco fiscale).
In secondo luogo tramite le banche con finanziamenti: in questo modo riescono a dare una boccata d'ossigeno alle imprese per riattivare tutto il processo economico che in Italia per il 95% è svolto dalle piccole-medie imprese. Proprio le piccole medie imprese sono quelle maggiormente in difficoltà: troviamo negozi, piccoli artigiani o bar che per mesi non hanno fatturato e di conseguenza avranno maggior difficoltà a riaprire e successivamente ad assicurare un lavoro ai propri dipendenti che hanno a loro volta a carico magari una famiglia.
E' una catena che coinvolge tutti e per questo è necessario sostenere tutte le categorie con una manovra forte e coraggiosa in grado di far ripartire il nostro bellissimo paese tornando poco a poco alla normale quotidianità.