Serie A, 28.esima giornata: il Benevento batte 0-1 la Juventus a Torino
Al 69' la Juventus rimette in gioco una palla, dopo un fallo laterale, nella sua tre quarti. Bernardeschi riceve e fa quello che nessun calciatore professionista, tanto meno di Serie A, dovrebbe fare quando il pallone è nella propria metà campo, figuriamoci quando è nei pressi della propria area di rigore: un cross che attraversa il campo in orizzontale.
Così, quello che nelle intenzioni doveva essere un passaggio verso un proprio compagno, si trasforma in un assist per Gaich che, al limite dell'area juventina, prima difende la palla e poi si gira mettendola in rete alle spalle di Szczesny con un destro imprendibile.
Benevento 1, Juventus 0.
La squadra di Pirlo si riversa nella metà campo del Benevento per arrivare al pareggio, ma l'undici di Inzaghi difende il risultato con le unghie e con i denti, anche grazie ad alcune parate decisive di Montipò su almeno due conclusioni ravvicinate di Cristiano Ronaldo. Neppure le proteste di Chiesa per un inesistente rigore ai suoi danni, sono riuscite ad ottenere un rigore riparatore che potesse consentire ai bianconeri di portar via almeno un misero punticino all'interno delle proprie mura.
Così, dopo 4 minuti di recupero concessi dall'arbitro Abisso, i bianconeri registrano la seconda sconfitta stagionale all'Allianz Stadium dopo quella contro la Fiorentina nel girone d'andata, mentre il Benevento porta a casa un risultato a dir poco storico, ritornando dopo tanto tempo alla vittoria e scacciando i fantasmi della B, dopo un girone d'andata più che dignitoso.
I campani si portano a 29 punti, a + 7 dal terz'ultimo posto, mentre la Juventus perde un'enorme occasione per ridurre le distanze dall'Inter, rimanendo ferma a 55 punti. Dopo questo risultato, vincendo nel recupero con il Napoli, il distacco dei bianconeri dalla vetta della classifica sarebbe comunque di 7 punti, anche nel caso in cui i nerazzurri venissero sconfitti nel loro recupero con il Sassuolo, partita che doveva disputarsi ieri, ma che è stata rimandata su imposizione delle autorità sanitarie della Lombardia.
I dirigenti bianconeri hanno cacciato Maurizio Sarri dopo l'eliminazione in Champions League agli ottavi di finale, per affidarsi a Pirlo che ha ottenuto lo stesso risultato, con la differenza non del tutto banale di essere già fuori dalla lotta per lo scudetto quando mancano ancora 10 giornate alla fine del campionato. Sarri, al contrario, lo aveva vinto.
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