"La UEFA condivide la grande preoccupazione della comunità internazionale per la sicurezza in Europa e condanna fermamente l'invasione militare russa in Ucraina.

In qualità di organo di governo del calcio europeo, la UEFA lavora incessantemente per far crescere e promuovere il calcio secondo valori europei comuni come la pace e il rispetto dei diritti umani, nello spirito della Carta Olimpica. Rimaniamo solidali con la comunità calcistica in Ucraina e siamo pronti a tendere la mano al suo popolo.

Affrontiamo questa situazione con la massima serietà e urgenza. Alcune decisioni saranno prese dal Comitato Esecutivo UEFA e annunciate domani".

Questo il comunicato rilasciato nel primo pomeriggio di giovedì dalla Uefa a seguito dell'evoluzione della situazione tra Russia e Ucraina nelle ultime 24 ore, con il presidente UEFA che ha deciso di convocare una riunione straordinaria del Comitato Esecutivo per venerdì 25 febbraio alle ore 10, "al fine di valutare la situazione e prendere tutte le misure necessarie".

A tal proposito appare appare scontata la decisione della UEFA di cambiare la sede della finale di Champions League che, per il prossimo 28 maggio, era previsto avesse luogo a San Pietroburgo, il cui stadio, tra l'altro, ha come sponsor il nome del colosso energetico statale russo Gazprom.

E a proposito di Gazprom, lo Schalke 04, squadra tedesca che milita in Bundesliga, ha comunicato di rimuovere dalle magliette della squadra la scritta GAZPROM, che finora era stato il suo main sponsor dalle maglie. Sul petto dei Royal Blues, d'ora in poi, comparirà la scritta "Schalke 04".