Nella gara d'andata dell'ottavo di finale di Champions League che ha visto di fronte Real Madrid, che giocava in casa, e Paris Saint Germain, il protagonista è stato ancora lui, il pallone d'oro in carica, Cristiano Ronaldo.

Ma per riassumere correttamente lo svolgimento del match, bisogna anche aggiungere che il Real ha vinto anche grazie, se non soprattutto, ai miracoli del suo portiere, Keylor Navas, non un "gigante" (in tutti i sensi) sulle uscite, ma insuperabile nel resto.

Ad andare in vantaggio è stato il PSG al 35' del primo tempo con Rabiot. Il Real ha pareggiato proprio allo scadere con Ronaldo che ha trasformato un rigore la cui assegnazione ha lasciato qualche dubbio.

L'andamento del match, nel secondo tempo, non ha risentito di tatticismi da parte del PSG che non ha giocato per portare a casa un pareggio, ma per vincere. Ed è stato proprio grazie a Navas che non ci è riuscito, in special modo negando a Mbappé un gol già quasi fatto, su un fantastico assist di Neymar.

E quando non riesci a segnare, spesso, nel calcio accade che il gol lo subisci. In questo caso, il PSG ne ha subiti addirittura due. All'83' è stato ancora Ronaldo a mettere di "coscia" la palla alle spalle di Areola e tre minuti dopo, all'86', è stato Marcelo a siglare il 3-1 finale, mettendo la ciliegina su una prestazione più che ottima.

Una gara, quella di Madrid, in cui il Real ha mostrato tutto il suo cinismo e la sua determinazione, anche nel saper soffrire, dimostrando le reali doti, oltre alla tecnica, che hanno permesso agli uomini di Zidane di diventare la formazione più vincente nella storia del club.

Comunque, tutto non è perduto per il Paris Saint Germain. La storia, infatti, ci ricorda che nei quarti di finale di Coppa UEFA del 1993 il PSG fu sconfitto 3-1 a Madrid, ma vinse poi 4-1 nella partita di ritorno.