Con riferimento alle anticipazioni apparse sulla stampa, Atlantia comunica che il Consiglio di Amministrazione della Società, riunitosi in data odierna, preso atto dell’interesse della società controllata Aeroporti di Roma per una compagnia di bandiera competitiva e generatrice di traffico, ha dato mandato al CEO Giovanni Castellucci di approfondire la sostenibilità ed efficacia del piano industriale relativo ad Alitalia - inclusa la compagine azionaria e il team manageriale - e gli opportuni e necessari interventi per un duraturo ed efficace rilancio della stessa, riferendo in una prossima riunione consiliare per le opportune valutazioni ed eventuali connesse deliberazioni.


Il comunicato stampa sopra riportato è stato rilasciato giovedì 11 luglio da Atlantia a 4 giorni dall'ultima e improrogabile data di scadenza per la formazione della nuova azienda che dovrà gestire Alitalia.

Una vicenda che va avanti da circa un paio d'anni e che finora non aveva trovato una soluzione perché oltre a FS, Mef e Delta, mancavano ancora uno o più partner per collocare il restante 40% delle azioni della nuova società. Tra gli interessati a partecipare ci sarebbe anche l'azionista di maggioranza della compagnia aerea colombiana Avianca.

Atlantia è stata tirata in ballo per mesi e ha sempre decisamente negato il proprio interesse per la nuova Alitalia. Adesso che il Governo è con l'acqua alla gola, si è fatta avanti giustificando la propria decisione con la presa preso d'atto "dell’interesse della società controllata Aeroporti di Roma per una compagnia di bandiera competitiva e generatrice di traffico"... come se in precedenza Atlantia si fosse dimenticata di controllare Aeroporti di Roma e come se Aeroporti di Roma avesse avuto improvvisamente una illuminazione miracolosa della possibile convenienza a supportare direttamente la nuova Alitalia.

Con queste premesse, nonostante le smentite da parte del Governo, è difficile non credere che Atlantia, se entrerà a far parte di Alitalia, nella trattativa non entri anche la vicenda legata alle concessioni autostradali che i 5 Stelle vogliono togliere alla società controllata dai Benetton (Aspi).

Naturalmente, da parte dei pentastellati al Governo - che sono gli unici ad avanzare la richiesta di revoca, mentre la Lega tace - si nega qualsiasi possibilità di trattativa in tal senso, ma visti tempi e modi con cui Atlantia ha comunicato il proprio interesse ad entrare in Alitalia, è sinceramente difficile crederlo.