«L’Autorità ha sottolineato l’esigenza di evitare che l’intermediario indipendente svolga attività che determinino l’insorgere di rapporti di concorrenza con gli operatori della comunicazione. Pertanto, non dovranno essere intraprese iniziative che comportino l’assunzione di una responsabilità editoriale: il soggetto dovrà svolgere un’attività di intermediazione di diritti audiovisivi, rivendendo i diritti ad altri soggetti con modalità eque, trasparenti e non discriminatorie.»

Questo è quanto l’Antitrust aveva specificato nella delibera del 14 marzo 2018, con cui aveva approvato la vittoria di Mediapro in relazione all'assegnazione del bando per i diritti tv della Serie A.

Ed è proprio a tale passaggio che Sky aveva fatto riferimento nella causa intentata contro Mediapro il cui bando, per rivendere i diritti tv, è stato bocciato da parte del Tribunale di Milano.

Per supportare al meglio il proprio ricorso nella causa di appello al Tribunale civile, gli spagnoli di Mediapro si sono così rivolti al TAR, per opporsi alla decisione dell'AGCM.

Nel frattempo aumenta la preoccupazione da parte dei presidenti della Serie A, mentre la data del 22 maggio, fissata dalla Lega come scadenza per la presentazione della fideiussione da parte di Mediapro, si avvicina.