Come previsto, l'Alta Corte si è riunita nel primo pomeriggio di venerdì 14 luglio per continuare la discussione sul destino di Charlie Gard.

Per la prima vlta, solo ieri, la Corte ha deciso di rendere noto il nome del medico statunitense che ha proposto una terapia sperimentale che forse potrebbe curare la patologia genetica da cui è affetto Charlie. Si tratta del dottor Michio Hirano, responsabile della Divisione per i disordini neuromuscolari del Dipartimento di neurologia della Columbia University, a New York.

Inoltre, la Corte ha deciso che il dottor Hirano, i medici del GOSH ed altri due specialisti, lunedì e martedì della prossima settimana, si riuniscano a Londra per un consulto sulle condizioni del paziente, tale da produrre una relazioe che possa poi essere presa in esame dalla Corte, affinché possa decidere nelle prossime udienze che si svolgeranno il 24 e il 25 luglio se l'ospedale debba continuare o meno a tenere in vita Charlie Gard.

Inoltre, il giudice Nicholas Francis che presiede queste udienze, oltre ad assicurare la disponibilità ad accogliere qualsiasi accordo possa nascere tra le équipe mediche, ha però ribadito che Charlie non potrà essere trasferito senza il permesso della Corte.

Infine, resta per il momento "irrisolta" la questione dello sviluppo della scatola cranica tra i medici del Great Ormond Street Hospital ed i genitori i Charlie Gard. Secondo loro sarebbe cresciuta, mentre ciò non sarebbe avvenuto secondo i medici. La questione espressa in questi termini sembra quasi ridicola ma, dal punto di vista scientifico, assume una notevole importanza.

Infatti, secondo i medici dell'ospedale pediatrico londinese la scatola cranica del bambino non si sarebbe sviluppata, dimostrando che il cervello in questi mesi non è cresciuto, a causa della grave enecefalopatia, irreversibile, che avrebbe colpito Charie a causa della sua malattia. Per questo motivo, qualsiasi cura sarebbe pertanto inutile.

In un comunicato del 13 luglio, i medici del GOSH hanno espressso un quadro clinico che lascia spazio a poche speranze: "Charlie per tutto questo tempo ha dovuto sopportare per mesi un ventilatore che spingesse l'aria nei suoi polmoni perché lui non è in grado di usare i suoi muscoli per respirare autonomamente. Inoltre, non è in grado di vedere, udire, muoversi o rispondere a qualsiasi stimolo esterno. È cresciuto, ma la sua salute è peggiorata con segnali evidenti di deterioramento."

Alla riunione interdisciplinare per esaminare il caso di Charlie Gard alla luce di nuove prove relative alla terapia nucleosidica ed alle sue applicazioni su pazienti affetti da patologia miticondrialesi che si terrà lunedì e martedì 17 e 18 luglio presso il Great Ormond Street Hospital sarà ammessa a partecipare anche la madre di Charlie, Connie Yates.

Come già ricordato in precedenza, la Corte tornerà poi a riunirsi il 24 e 25 luglio e prenderà una decisione definitiva sul destino di Charlie in base alle valutazioni che saranno emerse dall’incontro tra i medici.