I candidati dei collegi uninominali del Movimento 5 Stelle sono stati presentati in conferenza stampa lunedì mattina a Roma, al Tempio di Adriano, dal candidato presidente Luigi Di Maio. Sorpresa. Come indicato nel "Blog delle Stelle" i candidati pentastellati sono professionisti, imprenditori, professori, campioni dello sport, medici, rappresentanti di associazioni, militari, giornalisti, ricercatori...

Insomma, tutte persone in giacca e cravatta (in senso metaforico), dotate di parola, ben educate, con un'esperienza professionale, con una storia, un lavoro (!)... insomma l'esatto contrario di quel che la retorica propagandistica degli avversari politici indica in relazione al candidato tipo del Movimento 5 Stelle.

Almeno per quanto riguarda l'uninominale, siamo in presenza di un paradosso. Mentre gli altri partiti hanno riempito i collegi con persone provenienti principalmente dal mondo della politica (quelli che in vita loro non hanno mai lavorato), i 5 Stelle hanno scelto come candidati persone che vengono dalla cosiddetta società civile e, purtroppo per Berlusconi e la sua propaganda, hanno un lavoro, un reddito, una storia e anche della capacità.

Ed è forse pensando anche a ciò che Di Maio ha presentato i vari candidati che, di volta in volta si sono "raccontati" sul palco, con un sorriso sornione, introducendoli e contestualizzando la loro "provenienza" ed il contributo che avrebbero potuto dare al Movimento. Nel video sottostante è possibile seguire tutta la presentazione, mentre l'elenco dei nomi è disponibile a questa pagina


Come scritto sul blog delle Stelle, i candidati "non sono semplicemente persone competenti, ma super competenti. Sono cittadini che hanno una storia, che hanno portato avanti delle battaglie per il loro territorio. Il meglio dell'Italia. La rappresentano nella sua interezza. Sono persone che troppo spesso e troppo a lungo sono state tenute ai margini della cosa pubblica perché i partiti si sono presi tutto e hanno sempre riempito tutti i posti con i loro uomini d'apparato. Questo tempo è finito."

Queste candidature confermano, insieme al passo indietro di Grillo e del suo stile alla "Vaffa day", che i 5 Stelle stanno cambiando l'immagine del proprio Movimento, tentando di dare di se stesso esempre di più, quella di un partito "tradizionale" affidabile e votabile. Niente più uscite garibaldine e performance fini a se stesse come fermarsi in Parlamento a leggere la Costituzione o andare a protestare tra i tetti della Camera inseguiti da commessi e forze dell'ordine.

Adesso i 5 Stelle sono diventati un movimento "normale", identico ad un partito, ma senza venir meno, forse, allo spirito originale che lo ha costituito. Adesso anche gli ascoltatori di Rai 1 e Canale 5, il target elettorale di Renzi e Berlusconi, potranno prendere in considerazione di votare un movimento rappresentato non più da "giovinastri" scalmanati e urlanti, ma anche da persone di una certa età, posate, ragionevoli e "ragionanti", persino con i capelli grigi ed anche bianchi.

Se questo cambiamento sarà "digerito" anche dalla base arrabbiata degli elettori 5 Stelle che ha costituito finora lo zoccolo duro del movimento, lo capiremo nei sondaggi dei prossimi giorni. E se così dovesse essere, è evidente che i 5 Stelle non solo saranno la singola forza politica più votata, ma potrebbero pure "rischiare" di acquisire un numero di voti tale da farli gareggiare con l'alleanza di centrodestra per ottenere il numero massimo di seggi in Parlamento.