Nel 2012 era stata Piera Franchin ad essere accompagnata in Svizzera per far ricorso al suicidio assistito. Due mesi fa, a febbraio, è stata la volta di DJ Fabo. Giovedì, un altro italiano, Davide Trentini, 53 anni e malato di sclerosi multipla dal 1993, è morto in Svizzera facendo ricorso al suicidio assistito.

Tramite la madre propria madre Anna, Davide si è rivolto all'Associazione Luca Coscioni. Marco Cappato e Mina Welby, rispettivcamente tesoriere e co-presidente dell’Associazione, lo hanno aiutato grazie all’azione delle due realtà di disobbedienza civile da loro fondate: l’associazione Soccorso Civile e il sito www.soseutanasia.it.

Le due associazioni hanno fornito informazioni, assistenza logistica e finanziaria a Davide che, tramite l'eutanasia, voleva porre fine ad una esistenza di sola sofferenza, ormai insopportabile.

Sussistendo per Davide le condizioni previste dalla proposta di legge di iniziativa popolare Eutanasia Legale per ricorrere al suicidio assistito, le due associazioni hanno aiutato Davide a raccogliere il denaro che gli mancava per coprire le spese per la Svizzera.

Ad accompagnare Davide in Svizzera, è stata Mina Welby, dal 2003 iscritta a Radicali Italiani e all’Associazione Luca Coscioni, della quale è Co-Presidente dal 2011.

Dopo la morte del marito Piergiorgio, Mina Welby ha proseguito il suo impegno e continua a testimoniare nei dibattiti pubblici l’importanza di temi come l’autodeterminazione dell’individuo, le scelte di vita e fine vita, nonché la rilevanza di un’assistenza adeguata alla persona malata o disabile.

Domani, venerdì 14 aprile, Mina Welby e Marco Cappato si recheranno alle ore 15 presso la Stazione dei Carabinieri del Comando Provinciale Di Massa Carrara (via XXVIII Aprile, 12, Massa), città di residenza di Davide Trentini, per auto denunciarsi sull'azione svolta negli ultimi mesi e giorni - fornita attraverso l’azione di Soccorso Civile e soseutanasia.it, per aiutare Davide Trentini ad ottenere ciò che chiedeva, l'assistenza medica alla morte volontaria.