Dopo quelle che potremmo definire scaramucce, nella tarda serata di mercoledì è iniziato un fitto bombardamento da Gaza verso il sud di Israele. Secondo l'IDF, sarebbero stati 180, tra missili e colpi di mortaio, i colpi sparati dai miliziani di Hamas verso lo Stato ebraico, di cui 30 intercettati dal sistema di difesa Iron Dome.

Dopo che sei razzi hanno ferito 11 persone nella città di Sderot, è scattata la reazione israeliana con circa 150 obbiettivi colpiti a Gaza.

Secondo il locale Ministero della Sanità, l'attacco israeliano ha causato la morte di tre civili, tra cui una donna incinta, Inas Mohammad Khammash, di 23 anni, e di sua figlia Bayan, che aveva solo 18 mesi. Una terza persona di 30 anni è stata uccisa negli attacchi avvenuti dopo la mezzanotte a Gaza. 12 le persone rimaste ferite, tra queste, due sono in condizioni critiche.

La ripresa dei bombardamenti, dopo che si era parlato di un accordo di tregua tra Hamas e Israele, è stata causata dopo che mercoledì una pattuglia di frontiera dell'esercito israeliano ha sparato e ucciso due miliziani di Hamas nella Striscia di Gaza, dichiarando di aver reagito in risposta ad un precedente attacco. Versione che però, successivamente, non ha è stata confermata da Israele.



L'inviato delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, Nickolay Mladenov, ha espresso profondo allarme in una dichiarazione rilasciata nelle prime ore di giovedì.

"Sono profondamente allarmato dalla recente escalation di violenza tra Gaza e Israele - ha detto Mladenov. - Per mesi ho avvertito che la questione umanitaria, la sicurezza e la crisi politica a Gaza rischiano di sfociare in un conflitto devastante che nessuno vuole. L'ONU si è impegnata con l'Egitto e tutte le parti interessate in uno sforzo senza precedenti per evitare tale sviluppo.

I nostri sforzi collettivi hanno impedito che la situazione esplodesse. fino ad ora. Se l'attuale escalation non sarà immediatamente contenuta, la situazione potrà rapidamente deteriorarsi con conseguenze devastanti per tutte le persone."


Nel pomeriggio i vertici politici e militari di Israele si riuniranno per discutere dell'accaduto e, in base a quanto trapelato da alcune fonti, non è esclusa la possibilità di un attacco su larga scala contro