Secondo quanto anticipato dal Wall Street Journal, l'inchiesta condotta per stabilire le cause dell'incidente aereo che il 10 marzo di quest'anno ha coinvolto un Boeing 737 Max dell'Ethiopian Airlines nei pressi di Debris sarebbe arrivata ad una conclusione ed i risultati sarebbero già stati trasmessi, giovedì, alla Federal Aviation Administration (FAA) statunitense.

Responsabile del disastro aereo, che ha causato la morte di 137 persone, sarebbe il Manoeuvring Characteristics Augmentation System (MCAS), una funzionalità software progettata per prevenire lo stallo dell'aeromobile.

Nel caso in cui un 737 Max incrementi la propria quota con un angolo di salita troppo elevato, il software corregge automaticamente la traiettoria per evitare possibili rischi di stallo. Il sistema entra in funzione in base ai dati che riceve da dei sensori che si trovano nella parte anteriore del velivolo.

Se la notizia venisse confermata, quello registrato in Etiopia sarebbe un problema analogo a quello che ha provocato un altro disastro aereo pochi mesi fa in Indonesia, quando il muso di un velivolo della Lion Air si è abbassato più di 20 volte prima dello schianto in mare, con la morte delle189 persone a bordo.

La Boeing, nel frattempo, ha riprogettato il software in modo da disabilitare il MCAS nel caso riceva dati contraddittori dai sensori. Inoltre, installerà obbligatoriamente su tutti i 737 Max anche un sistema di allarme, già disponibile in precedenza, ma che era però considerato come una funzionalità di sicurezza opzionale.

Nessuno dei due aerei precipitati, sia quello della Lion Air che quello dell'Ethiopian Airlines, utilizzavano quel sistema di allarme progettato per avvertire i piloti nel caso in cui i sensori che inviano dati al MCAS producano letture non coerenti.