La prossima assemblea di Lega è stata convocata per le 15 di lunedì 28 maggio. Quella iniziata il 22 maggio e conclusasi mercoledì, infatti, non ha risolto la questione relativa ai diritti televisivi per la messa in onda delle partite di Serie A nel triennio 2018-2021.

I club presenti hanno votato contro la risoluzione del contratto con Mediapro, l’intermediario che si è aggiudicato il bando e che è risultato inadempiente per non aver presentato la garanzia bancaria da 1,2 miliardi di euro, la cui data ultima scadeva il 22 maggio.

Mediapro, come è noto, è in attesa di capire come risolvere il contenzioso giudiziario che la vede, per ora, perdente nei confronti di Sky che ha rifiutato di sottostare alle condizioni di rivendita dei diritti tv delle partite di Serie A formulate dal broker spagnolo.

Mediapro giovedì riunirà il proprio consiglio di amministrazione per valutare la possibilità di versare ulteriori 186 milioni di euro alla Lega Calcio, oltre ai 64 già versati al momento dell'aggiudicazione del bando.

Solo in presenza almeno di tale garanzia entro lunedì, la "Confindustria del Calcio" potrà dar seguito al contratto stipulato con Mediapro. Se ciò non accadesse, non dovrebbero esserci problemi legali a dichiararlo nullo. In tal caso, per la Lega ed i club associati si dovrebbe però rifare tutto daccapo, a due mesi e mezzo dall'inizio del campionato.