Ciao Mariangela, benvenuta!
Come e quando è nata la tua passione per la scrittura?
La mia passione per la scrittura è nata ai tempi dell’università, durante un’esercitazione e ho scoperto di avere una certa propensione per la scrittura creativa.
Con il tempo mi sono dedicata alla stesura di racconti e ho partecipato a un concorso letterario realizzato dall’Historica edizioni che prevedeva la partecipazione con un racconto a tema libero. Questo piccolo successo è stato molto soddisfacente per me e sotto consiglio di mia sorella, la quale mi ha incoraggiato a scrivere un libro e qualche anno dopo ho realizzato un’altra piccola vittoria, pubblicando il mio primo libro “Reminiscenza”.
Quali consigli daresti a chi vuole approcciarsi al mondo della scrittura?
Il consiglio che posso dare è quello di documentarsi, leggendo molti libri, non di un unico genere ma bisogna spaziare. Credo che non si dovrebbe tralasciare la visione di film e serie tv, perché sono comunque uno spunto per poter in seguito elaborare la stesura di un testo.
Sei a favore del Self?
Sì, sono a favore del Self, considerando che sono ancora alle prime armi ho trovato più opportuno avere l’appoggio di una casa editrice.
Quali autori ti hanno ispirato?
Sono un accanita lettrice, ho iniziato a leggere quando ero piccola e i primi libri su cui ho posato gli occhi sono stati quelli di genere horror, in particolare quando frequentavo le medie durante le lezioni di italiano abbiamo analizzato un’opera di Edgar Allan Poe, che mi ha colpito all’istante per la peculiarità dei personaggi, contraddistinti dalla crudeltà e dal grottesco.
Scriveresti mai a quattro mani un libro?
Se ci fosse un autore con la mia stessa linea di pensiero, lo prenderei in considerazione, sarebbe interessante vedere a cosa si andrebbe incontro.
Come è nato Reminiscenza?
Questo libro non è stato facile da strutturare, la trama all’inizio era completamente diversa e dopo averla abbozzata mi sono sforzata il più possibile per migliorarla, per renderla credibile agli occhi di un potenziale lettore. Ho inoltre condotto molte ricerche su internet perché non volevo che ci fossero punti deboli nel mio libro e così è stato.
A quale genere letterario appartiene?
Il genere letterario di appartenenza è un thriller. Recentemente ho maturato un interesse nei confronti della psicologia e volevo dare questo tipo di carattere al mio libro.
I protagonisti sono stati inventati da te o sono personaggi reali?
I protagonisti sono stati inventati da me, anche se ho inserito alcuni particolari personali perché ho sentito la necessità di fare parte del libro.
Quanta “Mariangela” c’è all’interno del libro?
All’interno di questo mio libro c’è molto di me. L’amore di Constance Hill per la lettura che la spinge a portarsi dietro un libro è una delle mie caratteristiche, infatti ogni volta che devo intraprendere un viaggio o semplicemente devo rilassarmi in spiaggia per qualche ora, sento l’impulso irrefrenabile di portarmi dietro un libro. Inoltre nel corso della trama ho aggiunto alcune parti un po’ umoristiche per far emergere un po’ di quel lato del mio carattere che tendo spesso a soffocare, perché in alcune circostanze ho il timore che possa risultare troppo esagerato.
Progetti futuri?
Attualmente sto scrivendo un altro libro e posso considerarmi soddisfatta della stesura. Se siete curiosi di scoprire di più non vi rimane altro che attendere ancora per un po’.