In un comunicato pubblicato il 2 luglio sul proprio sito web, il governo informava gli italiani che nel corso del Consiglio dei Ministri, l'ottavo della legislatura, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali Luigi Di Maio, era stato approvato il decreto legge relativo a "misure urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese", il cosiddetto decreto dignità.

Sul blog delle stelle, bacheca dell'attività politica del movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio ha illustrato a più ripese le finalità del decreto legge:

4 luglio 2018 _ #DecretoDignità: le persone tornano a essere persone
7 luglio 2018 _ Tutto quello che devi sapere sul decreto dignità
9 luglio 2018 _ Decreto dignità. Stop ad azzardopoli, un divieto che libera
10 luglio 2018 _ #DecretoDignità: una questione di priorità



Nell'ultimo articolo del 10 luglio, il capo politico del movimento dichiara che "il Decreto Dignità che presto arriverà in Parlamento continua ad essere attaccato da destra e da sinistra con le più fantasiose motivazioni possibili. Questo è il segnale che siamo sulla strada giusta."

Il problema, però, è che dopo più di una settimana dall'approvazione del decreto, ancora nessuno è riuscito a vedere il testo ufficiale... neppure il presidente della Repubblica che lo dovrebbe licenziare.

Nel frattempo Di Maio continua a tesserne le lodi in funzione del metro "molti nemici molto onore" che ormai è stato assunto a motto della linea politica del governo del cambiamento: "Da un lato abbiamo il partito che ha devastato i diritti sociali dei lavoratori con l’introduzione del Jobs Act... Dall’altro abbiamo Berlusconi che si dice preoccupato per gli imprenditori..."

Ma il decreto ancora nessuno lo ha visto, con le opposizioni che ovviamente hanno preso a ironizzare sul tema e a fornire spiegazioni del perché di tale ritardo: "Ci avevano annunciato in pompa magna un decreto altisonante, quello della 'dignità'. E niente, anche su quello, hanno cominciato a litigare e per ora lo nascondono. E' un decreto per rendere più difficile assumere e fare investimenti in Italia ma in Parlamento non è ancora arrivato"... Secondo l'ipotesi del renzianissimo Andrea Marcucci.

Ma non dimentichiamoci che il governo del cambiamento, non appena insediato, aveva promesso di abolire la legge Fornero, togliere le accise dalla benzina, approvare la flat tax ed il reddito di cittadinanza.

Al momento, l'unica cosa concreta che ha prodotto il nuovo governo è quella di aver messo a rischio l'incolumità di quei pochi migranti che ancora attraversano il Mediterraneo, oltre ad essere indirettamente responsabile della morte di alcune centinaia di loro.

Come inizio non è incoraggiante.