Al penultimo turno della Serie A, ufficialmente, è ancora tutto aperto, ad esclusione di Verona e Benevento ormai già retrocesse. In realtà, però, la Juventus è virtualmente campione d'Italia e, virtualmente, il Cagliari è già in serie B.

La vera sfida è ormai racchiusa solo tra le squadre che si contendono l'accesso alle coppe europee: infatti, sia per la Champions, che per l'Europa League sono disponibili tre squadre per due posti da assegnare.

Roma, Lazio e Inter sono in lizza per la Champions, mentre Milan, Atalanta e Fiorentina se la vedranno per l'Europa League.

Per il torneo più prestigioso, Roma e Lazio hanno qualche possibilità in più. All'Inter, invece, non rimane che sperare in un passo falso della Lazio per giocarsi tutto nello scontro diretto che si disputerà all'Olimpico, proprio l'ultima giornata.

Ancora più complicata la lotta per l'Europa League, con lo scontro diretto di domenica tra Atalanta e Milan che potrebbe favorire la Fiorentina che se la vedrà con il Cagliari, terz'ultimo in classifica. A rendere più spettacolare il tutto, domenica prossima, a meno che domani non ci siano sorprese clamorose a Firenze, Milan e Fiorentina si disputeranno l'accesso in una partita spareggio a San Siro nell'ultima di campionato.

Al riguardo, ecco le dichiarazioni dei due tecnici.

Stefano Pioli, Fiorentina: «Le partite vanno vinte: dobbiamo battere il Cagliari in tutti i modi. La squadra è stata brava dopo il ko col Sassuolo, sapeva che c’erano poche chances di andare in Europa, ma i miei ragazzi sono riusciti a vincere le partite più difficili. ...

Dovremo mettere in campo tutta la nostra qualità, è quella che fa la differenza. La squadra sta bene mentalmente e fisicamente, ci crede, sa che quella di domani è una partita importante. ...

Abbiamo la possibilità di fare bene domani, dovremo giocare con la giusta concentrazione. Con due vittorie potremmo raggiungere il sesto o settimo, ma un conto è dirlo, un altro è farlo.»

Rino Gattuso, Milan: «È stata un'enorme delusione, per noi e per tutti i tifosi. Alla squadra ho detto di accantonare la delusione e pensare alle prossime sfide di campionato. Siamo il Milan e abbiamo il dovere di rialzarci e di andare in Europa League direttamente. In caso di 7° posto dovremmo trovarci qua intorno all'11 giugno. Ma non è quello il problema, ora dobbiamo pensare solo all'Atalanta. Chiaramente preferisco fare l'Europa che stare a casa. ...

La mia paura più grande era questa: la sconfitta in Coppa. Adesso ci sono questi 180 minuti e dobbiamo fare di tutto per arrivarci mentalmente e fisicamente al meglio. Dobbiamo lavorare di più sulla concentrazione e sugli errori che tutti facciamo.»