Dopo che alcuni media hanno rilanciato la notizia delle modalità di intervento della Guardia Costiera libica nelle operazioni di salvataggio nel Mediterraneo, riprese e denunciate da una Ong tedesca, il ministero dl'Interno non ha sentito alcun bisogno di fornire alcuna spiegazione in merito.
Sull'argomento migranti, l'unica nota aggiornata, fornita ieri dal ministero guidato da Marco Minniti è il quadro - definito Cruscotto Statistico - sull'andamento degli arrivi e sulle presenze dei migranti nelle strutture di accoglienza, anche nell'ambito del Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati (Sprar).
Come si vede dai grafici riportati, il numero di migranti che arriva in Italia si è drasticamente ridotto. Non solo. A tale numero va aggiunto anche quello dei ricollocati che, ad oggi, è arrivato intorno alle 14mila unità.
Quindi, il "problema" degli arrivi dei migranti è risolto? Sembrerebbe di sì. L'unica domanda che c'è da porsi è a quale prezzo. Domanda a cui il ministro Minniti, anche rispetto a quanto denunciato ieri, non sembra essere interessato.
L'ultima dichiarazione disponibile sul problema migranti risale agli inizi di ottobre ed è relativa ad una intervista rilasciata al giornalista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo. Questo uno dei passaggi più interessanti:
«Stiamo formando gli equipaggi della Guardia costiera [libica, ndr.], abbiamo risistemato e restituito quattro motovedette, altre sei le daremo a fine anno: in nove mesi i libici hanno salvato e portato indietro 16.500 persone. ...»
Le immagini e gli audio registrati dalla nave Sea-Watch 3 ci hanno mostrato le modalità di intervento nel salvataggio dei migranti delle motovedette libiche "risistemate" dall'Italia e dei loro equipaggi "formati" anch'essi da personale del nostro Paese.
Nell'operazione di "salvataggio" effettuata il 6 novembre, la motovedetta libica è intervenuta in acque internazionali, ha conteso i migranti in mare agli operatori delle Ong, i migranti tratti in salvo sono stati radunati sulla coperta della motovedetta e sono stati presi a frustate con un canapo. Come se già questo non fosse incredibile, la motovedetta è ripartita quando a lato dell'imbarcazione vi era ancora il canotto semi affondato con dei migranti a bordo ed altri in mare nei pressi della sua fiancata. Questo ha causato alcune vittime ed altre ne avrebbe fatte se non fosse intervenuto un elicottero della marina ad impedire che la motovedetta libica proseguisse nella sua folle manovra.
Visto che quanto i libici fanno a terra e in mare in relazione al traffico dei migranti è opera diretta e indiretta del Governo italiano in generale e di Marco Minniti in particolare, una dichiarazione rispetto a quanto ieri è stato pubblicato era come minimo dovuta, anche in considerazione del fatto che lo stesso ministro, come da lui più volte dichiarato, si è spesso detto angosciato e preoccupato delle sorti dei migranti.
Senza dimenticare che il piano da lui voluto dovrebbe essere a loro tutela e salvaguardia! E meno male!
Ma non solo Minniti non ha detto nulla in proposito, anche il Partito Democratico con i suoi mezzi d'informazione non ha detto nulla e ancora meno ha detto il suo segretario Matteo Renzi. Non che al Pd si debba chieder conto di tutto, ma Minniti è un esponente di spicco del partito e quanto da lui fatto è stato approvato dal Governo a guida Pd e dai parlamentari della maggioranza, anch'essi, in massima parte, appartenenti al Partito Democratico.