Si celebra il 16 ottobre la Giornata Mondiale dell'Alimentazione, il cui evento principale si terrà a Roma presso la sede della Fao, a cui parteciperanno capi di Stato, ministri e attori chiave nella promozione per raggiungere l'obiettivo Fame Zero.

La cerimonia sarà seguita dalla lectio magistralis del Prof. Jeffrey D. Sachs, che parlerà dello stretto legame tra l'alimentazione sana e l'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

La Giornata Mondiale dell'Alimentazione è una degli eventi più festeggiati tra quelli del calendario ONU. Centinaia di appuntamenti e attività divulgative riuniranno governi, aziende, ONG, media e pubblico per promuovere consapevolezza e azione a livello mondiale per tutti coloro che soffrono la fame, oltre alla necessità di garantire diete sane per tutti.

La Giornata Mondiale dell'Alimentazione è un evento che fa parte della Settimana Mondiale dell'Alimentazione e coincide con la 46.a sessione del Comitato per la Sicurezza Alimentare Mondiale (CFS).

A fare da apripista all'evento, quest'oggi presso la sede della FAO è stato presentato il rapporto sullo Stato Mondiale dell'Alimentazione e dell'Agricoltura, Sofa 2019, incentrato sulle perdite agricole e gli sprechi di cibo.

Nel rapporto si evidenzia che "ridurre la perdita e lo spreco di cibo ha il potenziale per contribuire ad altri Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, incluso quello di Fame Zero. Nei paesi a basso reddito, dove l'insicurezza alimentare è spesso grave, aumentare l'accesso al cibo è fondamentale; e l'accesso stesso è strettamente legato alla disponibilità. Prevenire le perdite di cibo a livello locale nella produzione di piccola scala può sia alleviare la carenza di cibo che aumentare il reddito degli agricoltori, migliorando così l'accesso al cibo. D’altra parte, nei paesi ad alto reddito, la priorità è una dieta sana e con il giusto apporto di nutrienti".

Per Edie Mukiibi, membro del Comitato Esecutivo Internazionale di Slow Food, «il rapporto SOFA evidenzia come il problema dello spreco alimentare sia un problema globale con interconnessioni estremamente complesse. Una sfida che Slow Food ha raccolto nel corso degli anni e che ci ha portato a lavorare con le comunità rurali dei paesi a basso reddito per migliorare la loro sicurezza alimentare, aiutando i piccoli agricoltori a mantenere viva la cultura dei loro cibi tradizionali e a migliorare la catena di distribuzione locale, attraverso orti e mercati contadini. Allo stesso tempo, è essenziale continuare a sensibilizzare i consumatori con un buon reddito, affinché, con le loro scelte, possano contribuire al cambiamento verso un sistema più sostenibile e migliorare le possibilità di accesso a un cibo sano per tutti».

Per Qu Dongyu, nuovo direttore generale della Fao e viceministro dell’agricoltura e gli affari rurali in Cina, «solo una solida comprensione del problema può rendere veramente efficaci i nostri sforzi per ridurre la perdita e lo spreco di cibo».