Mentre prosegue la raccolta fondi contro la malnutrizione tramite il numero solidale 45525, l'Unicef ricorda le conseguenze del conflitto in Yemen, dove in tre anni, sono stati uccisi o gravemente feriti dai combattimenti almeno 6.000 bambini e oltre 11 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria per sopravvivere, tanto che un bambino muore ogni 10 minuti per cause prevenibili con la vaccinazione e per malnutrizione.

Questa la dichiarazione in merito, del 17 novembre, del direttore generale dell'Unicef Henrietta Fore:

«Il numero crescente di appelli per un cessate il fuoco nello Yemen e la ripresa dei colloqui politici, offrono un barlume di speranza ai bambini yemeniti affinché la pace possa un giorno tornare nel loro paese.

Eppure i combattimenti continuano e sono i bambini a sopportare le conseguenze di una guerra dichiarata dagli adulti - vivendo in comunità devastate dalla violenza, dal colera e dalla malnutrizione. Paura e dolore che durano tutta la vita sono stati incisi nei loro giovani cuori.

I bambini hanno sofferto terribilmente durante più di tre anni di conflitto - almeno 6.000 sono stati uccisi o gravemente feriti dai combattimenti, mentre oltre 11 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria per sopravvivere.

I servizi di base come l'acqua, l'assistenza sanitaria e i servizi igienico-sanitari sono praticamente crollati, e con l'economia in caduta libera, le famiglie non possono permettersi di sfamare i propri figli o di portarli alle strutture sanitarie. Nello Yemen, un bambino muore ogni 10 minuti per cause prevenibili, tra cui la malnutrizione e le malattie a prevenibili con i vaccini.

È mia sincera speranza che, mentre il Consiglio di sicurezza si è riunito (ieri) per discutere dello Yemen e riprendere i colloqui politici nelle prossime settimane, le parti in conflitto e coloro che hanno influenza su di loro ascoltino gli appelli per una pace duratura e pongano gli interessi dei bambini yemeniti davanti e al centro. Tutti i bambini hanno bisogno di pace.»