Valeria Fedeli è la nuova ministra dell'istruzione. Sul sito del Miur veniamo informati che si è svolto il passaggio di consegne tra la neo Ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Valeria Fedeli e la Ministra uscente Stefania Giannini.

Quello che però sul sito non è ancora stato pubblicato è il curriculum vitae della neo ministra del governo Gentiloni. Ma è così importante? Forse sì, perché sarebbe perlomeno curioso che un ministro dell'Istruzione non solo non sia in possesso di un diploma di laurea, ma neppure di uno di maturità! Ma è proprio vero? Purtroppo sì.

La notizia è stata portata alla luce da Mario Adinolfi, giornalista e fondatore del Popolo della Famiglia, da lui accusata di aver millantato un titolo di studio non conseguito. La Fedeli, infatti, ha sempre dichiarato di essere "laureata in Scienze Sociali" ed il presidente della Repubblica e quello del Consiglio che ne hanno ratificato la nomina a mnistro l'hanno inidicata come "dottoressa".

Un falso per Adinolfi, una "leggerezza" secondo quanto replicava la Fedeli in una intervista al Corriere della Sera fatta da Fiorenza Sarzanini. Intervista nella quale la neo ministra si lamentava dell'aggressività nei suoi confronti.

Ma le lamentele non potevano però negare l'evidenza dei fatti: Valeria Fedeli non è laureata e quella che lei spacciava per laurea è un diploma privato che la qualifica come assistente sociale. Così, dopo le polemiche, la neo ministra cambia la propria pagina web scrivendo che  "finite le scuole mi sono trasferita a Milano dove ho conseguito il diploma per assistenti sociali, presso UNSAS."

Ma quali sono le scuole finite dalla Fedeli? Tre anni di Istituto magistrale che le hanno permesso la possibilità di fare un esame per acquisire il titolo di maestra d'asilo. Quindi, non ha sostenuto neppure l'esame di maturità. Come sottolinea lo stesso Adinolfi, il nuovo ministro dell'Istruzione ha sostenuto solo l'esame di terza media!

In Italia è stato messo sulla graticola e costretto a dimettersi dalla corsa per farsi eleggere in Parlamento il giornalista Oscar Giannino che aveva millantato di avere una laurea in Economia, nonostante avesse dato solo pochi esami. Ma almeno un diploma l'aveva!

Fuoco e fiamme per aver mentito su una laurea inesistente per uno che partecipava a delle elezioni e nulla da dire per una che è stata nominata ministro e pure dell'Istruzione? Una disparità di trattamento davvero incredibile.

E poco importa che la polemica sia nata, probabilmente, dal fatto che Valeria Fedeli è invisa ad Adinolfi per alcune prese di posizione relative alla parità di genere. La sostanza dei fatti non cambia. Valeria Fedeli ha mentito sul suo curriculum vitae, creando una situazione più che imbarazzante per il neo presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ed il suo governo e generando, come conseguenza, una questione di credibilità grossa come una casa.

In un caso come questo come non pretendere come dovute le dimissioni della neo ministra?